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THE DEN regia di Zachary Donohue

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Jolly Roger     7 / 10  21/08/2015 23:02:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come il goffo "Smiley" ed il più recente (e più riuscito) "Unfriended", "The Den" è una sorta di horror 2.zero basato sulle nuove tecnologie comunicative ed, in particolare, sulle chat-lines e sui social networks.
Peraltro, Elizabeth, la protagonista femminile di The Den, è interpretata da Melanie Papalia, ragazza dal volto molto carino e fotogenico, che appariva proprio in un ruolo fondamentale anche in Smiley.
The Den è una video chat in cui persone di tutto il mondo possono collegarsi in maniera casuale, scegliendo se continuare la conversazione con l'utente che è capitato o saltare a quello successivo. Inutile dire che, in una chat di questo tipo, si trova qualsiasi cosa, ovvero qualsiasi tipo umano: dallo sf.igato che cerca compagnia, al pervertito che si mostra nudo oppure fa delle schifezze, al mandrillone che ci prova, al perditempo che si diverte a fare scherzi - anche pesanti e di cattivo gusto - ad altri utenti. Si trovano persone con problemi relazionali, ma anche gente spiritosa, persone normali con la voglia di farsi una chiacchierata e altri, invece, completamente alienati.
Oppure, si incontra un vero killer. Un killer che sgozza una ragazza di fronte alla webcam.

Questo è quello che succede alla giovane protagonista Elizabeth, la quale, sconvolta, chiama la polizia. Gli agenti non credono che si tratti un video reale, ma di un fake, come ne girano molti in rete. Tuttavia, l'utente contattato per caso accederà di nuovo nella vita virtuale di Elizabeth…e non solo in quella virtuale.
Internet è uno strumento splendido e geniale, di estreme utilità. Tuttavia, in esso emerge anche, senza alcun freno inibitorio, tutta quella sporcizia umana che, nella vita reale, resta sotto il tappeto. Come detto in un commento precedente dall'amico Uskebasi, la spettacolarizzazione della violenza e della morte sono la vera pornografia moderna. Ma questa spettacolarizzazione è sostenuta da un sordido voyeurismo e dalla morbosa ricerca di immagini macabre, quindi, mentre la pornografia di un tempo è sempre stata qualcosa di adulto e di condiviso e soprattutto non ha mai fatto male a nessuno, quest'ultima forma è invece disgustosa, passa sopra a qualsiasi etica, facendosene beffa.
Il finale del film, in questo senso, fa molto riflettere, anche se io personalmente ho trovato la conclusione (e la spiegazione) eccessiva e per fortuna inverosimile. Comunque, questo è vero, fa riflettere!

La scena finale, in particolare, è geniale.


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-Uskebasi-  28/08/2015 16:59:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, la scena finale è veramente eccezionale. Quel gesto di chiudere subito il pc come fa chi sta guardando un porno ha innalzato il film, poi, come dici tu, il fatto che le parti siano "invertite" rende la scena ancora più significativa. Gran finale, niente da dire.