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THE DEN regia di Zachary Donohue

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  12/03/2015 13:27:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I pericoli annidati nel mondo virtuale non sono argomento innovativo al cinema, con l'avvento delle chat e dei social network per i vari maniaci sparsi ai quattro angoli del globo-e per i registi dotati più o meno di idee- si è aperta una vasta gamma di possibilità attraverso cui perseguitare le vittime prescelte. Tra queste c'è Elizabeth, studentessa universitaria la quale, per uno studio di natura "tecno-antropologica", si mette in testa di restare on line 24 ore su 24 monitorando e registrando ogni conversazione affrontata nella chat conosciuta come The Den.
Tutto bene tra la rassicurante presenza di amici e fidanzato, personaggi bizzarri e proposte sessuali di varia natura, fino a che non si imbatte nella feroce esecuzione di una ragazza. Da qui il mondo di Elizabeth crolla, il maniaco di turno le fa terra bruciata intorno mentre la polizia preferisce ritenere frutto di un semplice scherzo macabro gli inquietanti video che le vengono regolarmente recapitati.
Il debuttante Zachary Donohue rielabora gli stilemi estetici del found footage, questo tramite la webcam del pc ed uno schermo continuamente aperto su cui i più disparati programmi si alternano al bel volto della protagonista Melanie Papalia. La freschezza del formato rende la pellicola piuttosto appassionante almeno fino alle battute finali, dove le tipiche riprese caotiche prendono il sopravvento declinando in atmosfere da torture porn sfocianti in una chiusura piuttosto surreale. A voler essere pignoli non convince neppure il comportamento della polizia, decisamente troppo negligente per potersi accettare.
I pregi però superano i difetti e il film tiene sulla corda. Inoltre le riflessioni sull'invasività del mezzo tecnologico e sulla quasi impossibilità di discernere tra vero e falso in un mondo che sfrutta proprio questa antitesi sono tutt'altro che rese banalmente.