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LUCI NELLA NOTTE regia di Cédric Kahn

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DarthRoxx     1 / 10  30/09/2005 20:40:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovvero: Cedric Kahn vorrebbe tanto essere David Lynch.

Parto da un presupposto: attratto da una trama intrigante (due coniugi si mettono in viaggio per andare a prendere i bambini al campeggio, una serie di disavventure, la loro vita non sarà più la stessa) e dal fatto che il film fosse tratto da un racconto di Simenon, in una serata di Tv deprimente, lo noleggiamo d'accordo (strano!).
Prima "straniata": il titolo originale "Feux Rouges" viene da me tradotto prosaicamente 'Semafori', e poeticamente da Principe 'Fuochi Rossi'.
Una carrellata di immagini, durante i titoli di testa, bellissime. Nel fulgido sole del primissimo pomeriggio estivo, con cortissime ombre "a ore sette", immagini prese dall'alto di piazze e strade alla Défense, credo.
Il primo pensiero: Apollinaire:
Tours
Les Tours ce sont les rues
Puits
Puits ce sont les places
Puits
Dico tra me e me: meraviglia! piazze ricoperte d'erba e di fontane, pavimentazioni dipinte come se si trattasse di campi arati, bambini che corrono, persone che camminano, anziani seduti sulle panchine, e questa luce purissima, diffusa, netta, tagliente.
Il marito esce dall'ufficio, va a farsi una birra nell'attesa che arrivi la moglie e ahi ahi riflesso nella vetrina l'operatore con la sua bella macchina da presa....
Da qui in poi, il delirio.
il 90% circa del film si svolge nell'abitacolo dell'auto, ed il meglio si ha quando con movimento veloce (troppo) la camera passa dal primo piano dell'uomo al paesaggio, che da pomeridiano diventa crepuscolare (l'ora blu!) e poi notturno.
Succede di tutto: ad ogni bar, l'uomo si ferma e tracanna di ogni. La moglie si stanca e prosegue in treno. (ah, non vi avevo detto che la coppia era solo all'apparenza felice: la moglie bellissima e avvocato di grido, lui inetto e grigio impiegato di assicurazione) Nel frattempo, si attua una feroce caccia all'uomo: un pericolosissimo evaso è in zona. Il tempo e lo spazio sono scanditi dai bar e dai posti di blocco della polizia.
Vi lascio immaginare cosa succede dopo, o meglio, per chi e' bastardo dentro come me, eccovi lo spoiler: la moglie viene violentata sul treno dall'evaso, il quale più tardi si fa dare un passaggio dal marito ubriaco e ignaro. Dopo una lite, il marito uccide l'evaso. Scopre che la moglie è all'ospedale dopo un delirio di telefonate assurde a polizia, ospedali, il campeggio dei bambini. All'ospedale è ancora più delirio - non vi voglio massacrare i maroni - il poliziotto che segue il caso della moglie subodora che il marito abbia ucciso l'evaso, il cui cadavere massacrato è stato trovato in un bosco, ma non fa nulla. I coniugi si confrontano, pianto terapeutico, e il giorno dopo se ne vanno a prendere i bimbi, felici e contenti.

Conclusione: Cedric Kahn vorrebbe tantotantotanto essere David Lynch e scopiazza da Lost Highways e Mulholland Drive ma i suoi personaggi sono labili, talmente stereotipati dalla filmografia francese da fare tristezza: la moglie bella e capricciosa, il marito zerbino, il cattivone tenebroso monoespressivo (ma del tipo [i]cosa sto facendo qui?[/i]). La storia meriterebbe un po' più di introspezione o, magari, un po' più di puro voyeurismo (nel senso greenawayano = lascia parlare le immagini). Non ce la fa.
Cedric, ti sconsiglio di rifare dei film. Stai a casa a lavare i piatti.
Pubblico, vi sconsiglio di vedere questo film. Andatevi a divertire con un bel Batman, o Blade, o cose così. :mrgreen:


francuccio  18/07/2007 01:39:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nn ti sembra di aver esagerato
pompiere  24/09/2007 23:55:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovvero: Cédric Kahn non c'entra niente con David Lynch! Ma come si fa a confondere i modi espressivi e i contenuti di questi due registi? Mica si può dire che (per aver inquadrato, in soggettiva da un'auto coi fari accesi, la linea di mezzeria nella notte) il film di Kahn scopiazza "Strade perdute"!! Tanto meno assomiglia a "Mulholland Drive". Ti ringraziamo per aver svelato il finale; per fortuna non togli niente ai meriti del film, il quale semmai, richiama echi Hitchcockiani (certi vorticosi passaggi e le "crisi" d'identità de "La donna che visse due volte" e il lieto fine di "Intrigo internazionale", così serrato e, al tempo stesso, liberatorio). Ti meriti i tuoi Batman e i tuoi Blade, o cose così (come diceva Forrest Guuump :-)