Chiudi finestraLE CROCIATE regia di Ridley Scott
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Requiem 
8 / 10 15/05/2005 18:52:17
» RispondiBellissimo film di Ridley Scott.
Dopo molti film poco riusciti, Scott ritorna con questo kolossal magnifico, anni luce al di sopra di un prodotto medio come "il gladiatore", e di tutte le schifezze di film epici che sono usciti ultimamente, a partire da quello di Stone.
Il regista ci regala un film pacifista, il che è abbastanza raro in tempi attuali nel cinema hollywoodiano, dominato da produzioni alla Brukenehimer ( e lo stesso Scott ne sa qualcosa), ma non solo. Scott attribuisce all'occidente e al cristianesimo le sue responsabilità. C'è chi crede nella convivenza comune, e chi invece vuole la guerra ad ogni costo, fanatici religiosi, che il regista condanna e che stanno da una parte e dall'altra.
Registicamente la prova di Scott è ottima, epica ed imponente nelle sequenze di massa, ma anche molto raffinata negli interni e nell'uso delle luci (fondamentale nell'opera di Scott) ma anche nella costruzione dei personaggi.
Le scene di battaglia sono fantastiche e tutto il film è molto suggestivo, grazie anche ad un'ottima fotografia.
Se c'è da muovere una critica, questa deve essere rivolta al protagonista, Orlando Bloom, troppo inespressivo, e fuori luogo. I registi , sopratutto se importanti come Scott (o come Stone, o come Scorsese) , dovrebbero stare + attenti nella scelta dei cast, anche perchè si sta ripetendo un po' troppo spesso ultimamente. Il film spesso finisce per risentirne.
In ogni caso, se Stone nel suo "Alexander" era riuscito a mettere insieme un cast assurdo e davvero insiegabile sotto tutti gli aspetti (non che il film sarebbe migliorato con buoni attori), Scott può accontentarsi di un buon gruppo di comprimari, Liam neeson, jeremy Irons, brendan Gleeson e anche tutti gli altri (nel cast anche Ed Norton).
Finalmente un buon Scott, come non si vedeva da tempo, in cui la sua mano è facilmente riconoscibile. Quello che davvero non ho capito sono le critiche che erano state mosse contro questo film. Il film lancia un'idea chiarissima e senza ambiguità, condanna i fanatismi, di qualsiasi tipologia e sposa la causa della pace.
"Stiamo cercando colui che da difeso Gerusalemme"
"Io sono il maniscalco"
"E io sono il re d'Inghilterra"
"E io sono il maniscalco".
Constantine 16/05/2005 21:42:13 » RispondiPer carità d'accordissimo con i contenuti e sulla regia, d'accordissimo sul giudizio della prova di Blom e quella dei suoi comprimari, ma dire che i personaggi sono ben fatti? Alcuni ma non tutti; la storia personale del protagonista in primis sembra un pò verosimile ( per non dire un pò assurda e stirata), ci sono i cattivi cattivissimi e i buoni buonissimi, secondo me è uno dei punti che lo lascia un pò nel limbo degli anonimi. Concludo con il dire che a me Scott piace, tanto, e che alcune critiche a lui mosse mi sembrano un pò forzate per non dire dettate da pregiudizi, che ne pensi?
foxlegend 08/07/2005 12:26:06 » Rispondicome fa a non piacerti il gladiatore?è così esaltante... se poi apprezzi di + questo film proprio non ti capisco...mah
thohà 08/07/2005 13:16:43 » RispondiPenso, non so se il suo pensiero sia simile al mio, che si riferisse al fatto che 'Il gladiatore' può anche essere un bellissimo film, ma non ha niente che abbia attinenza con la storia dell'epoca. E colmo di errori storici vistosi.
frine 30/07/2005 02:00:38 » RispondiIl gladiatore è un film avvincente, magnificamente recitato, con uno strepitoso Joaquin Phoenix . Ed è anche innovativo per l'uso della CGI applicato al genere peplum.
Ma ahimé, in questo caso la storia è veramente fatta a pezzi. Solo che non sono una purista e ho amato il film per quello che è. Parteggiando per Commodo, naturalmente;-)
gerardo 18/05/2005 19:17:11 » RispondiNon è un po' un controsenso che un film dalle dichiarate (o meglio, sbandierate) intenzioni "pacifiste", quanto meno di tolleranza, abbia come scene migliori proprio quelle di battaglia?
Ieri uno storico medievista alla Feltrinelli di Bari diceva che questo film, come un po' tutti i film hollywoodiani sull'argomento, ha ritratto il medioevo secondo stereotipo, degradandolo a luogo comune.
Be', non è una novità che Hollywood trasformi la storia in Disneyland: mi ricordo l'anno scorso "L'ultimo samurai"...
Constantine 20/05/2005 15:11:43 » RispondiNon lo trovo affatto un controsenso, e poi non sono così d'accordo sul fatto che il film degradi secondo stereotipo il medioevo. Normale che se vado da uno storico medioevista e gli faccio vedere il film dica una cosa del genere ma è anche normale che Scott abbia preso del periodo cosa gli interessava maggiormente, altrimenti facendo vedere tutto il film diventava divagante. Hollywood trasformerà anche tutto in disneyland ma a disneyland a volte ci si diverte molto... ci si emoziona a volte... non so se rendo ( chiaro che a volte si rimane anche di **********).
Dan Rose 19/05/2005 01:59:38 » RispondiSecondo me non basta presentare un personaggio che nei primi minuti perde moglie casa e ritrova il padre per renderlo protagonista e comandante di una battaglia.
E' superficiale e a tratti troppo fumettistico, cose del genere le poteva fare Stan Lee con Spider man (fumetto) che in due pagine con poche strisce faceva conoscere il protagonista e gli dava i superpoteri, ma un regista oggi secondo me non si può permettere questo "lusso".
Detto ciò questo secondo me rimane l'unico vero difetto del film, per quanto riguarda la veridicità dei fatti e che si può fa....stiamo sempre a hollywood.
frine 15/05/2005 19:47:44 » RispondiNon avrei proprio voglia di litigare, ma non mi dirai che non è un film pacifista Troy, dove Agamennone è la caricatura di Bush e l' abbattimento delle statue dei numi della città è una vera e propria citazione dal servizio della CNN sull'abbattimento della statua di Saddam...
Oltretutto chi ha realizzato Troy non solo ha sparato a zero contro la guerra in Iraq, ma ha avuto il coraggio di farlo immediatamente dopo la guerra stessa.
Magari Petersen è un regista modesto, ma Benioff è uno scrittore geniale e "La venticinquesima ora" lo conferma (per inciso: Benioff, prima di fare lo sceneggiatore, era un docente di lettere).
Sul film di Scott sono d'accordo con te e fra l'altro ho letto con grande interesse quello che scrivi a proposito degli aspetti tecnici. Quanto alle critiche, non meravigliamoci: quando un film lancia un messaggio scomodo (e la caratterizzazione in positivo del Saladino è scomoda, anche se storicamente fondatissima), c'è sempre qualcuno che cerca di confondere le idee agli spettatori.
Dan Rose 16/05/2005 01:54:25 » RispondiDal tuo commento capisco che ti è piaciuta la scena finale del film, nella conclusione il film è al suo apice.
SPOILERRequiem 16/05/2005 09:07:56 » RispondiTi dirò che i personaggi li ho apprezzati pienamente. Secondo me dipende dall'attore che non riesce a trasmettere niente. E' colpa del regista che l'ha scelto.
Rispondo anche alla questione precedente. L'orripilante film di Wolfgan Petersen poteva contenere anche degli argomenti scottanti. Ma non assomigliava neanche a un film, forse di + a uno sceneggiato televisivo assurdo, irrispettoso, ma quello che è + grave è che sostanzialmente era un film senza regia, assolutamente anonimo.
