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GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI regia di Garth Jennings

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_Hollow_     7 / 10  04/10/2014 00:07:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Simpatico e meno peggio di quel che mi sarei immaginato. Intendendo dire con questo che ho letto tutta la trilogia in cinque parti di Douglas Adams, che probabilmente rimane una delle cose più interessanti che abbia mai letto.

Nella trasposizione cinematografica qualcosa è rimasto dello spirito del libro. Penso che mediamente chi abbia letto i romanzi possa trovarlo soddisfacente nonostante tutti i difetti di operazioni del genere (ad esempio presentare un personaggio in maniera totalmente diversa da come ce lo si fosse immaginati, nel mio caso soprattutto Marvin).

Alcune cose sanno un po' di comicità di serie B, come l'inizio musicale coi delfini e alla fine poco altro. Diciamo che ho trovato stupida l'idea di puntare così tanto sulla stupidità in un film che si basa su romanzi che di stupido hanno principalmente soltanto la facciata. Così il risultato sembra molto "*****ne" ma poco umoristico.

In ogni caso a 360° il film rimane simpatico e pur con qualche mancanza (cosa sarebbe costato far sapere la descrizione della Terra frutto di anni di lavoro di Ford, "fondamentalmente innocuo"? O l'importanza degli asciugamani?) riesce discretamente bene a riassumere lo spirito del libro. Certe trovate così non risultano totalmente geniali solo se talmente stupidi o sottoculturati da non riuscire a individuarle. Ad esempio l'idea del Presidente della Galassia, che sembra uscito da votazioni degne del Grande Fratello, totalmente stupido per fare spettacolo e sviare l'attenzione da chi detenga effettivamente il potere (concetto che contiene all'interno un'immensità di collegamenti letterari, artistici e filosofici, dal Toqueville de "La democrazia in America", a Carl Schmitt, al Guy Debord de "La società dello spettacolo" fino a teorie complottistiche come quelle sugli Illuminato o i Patriots di MGS).
Se interessa, consiglio la lettura della serie per trovate simili, come il fatto che "chiunque sia interessato al potere dovrebbe essere l'ultimo ad ottenerlo", in riferimento soprattutto ai politici, con la conseguenza che scelte importanti per l'intero universo vengano prese sentendo il parere di un tizio che vive in una capanna. O la storia della migrazione di un popolo dal proprio pianeta destinato a morire verso un'altro abitabile, con la suddivisione della popolazione in due astronavi di cui una riempita con parrucchiere, pubblicitari, agenti assicurativi ecc. e destinata a precipitare in modo del tutto poco fortuito su un diverso pianeta (su cui decideranno di utilizzare le foglie come valuta, passando dall'euforia per il risultato di essere tutti ricchi ai problemi collegati alla più grande inflazione che si possa immaginare).

Nonostante la scorza un po' idiota dell'intero film, Marvin pensa come Marvin; anche se dette un po' male e senza la giusta enfasi si ritroveranno battute come quella sulla poetessa inglese (la peggiore della galassia) e le idee geniali del libro (la demolizione della casa e del pianeta, i delfini e i topi, il motore ad improbabilità infinita, "Pensiero profondo" e il suo 42, il Pesce Babele, il capodoglio e il vaso di petunie ecc.)

Alla fine, come detto, il risultato è ben lontano dall'essere veramente positivo ma sicuramente anche dall'essere negativo. Soprattutto, come fatto ripetutamente notare, se si fa una minima attenzione ai contenuti.