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MYSTERIOUS SKIN regia di Gregg Araki

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  08/05/2014 11:28:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'innocenza violata, la fanciullezza tradita e i gravi effetti collaterali a palesarsi pesantemente anni dopo. Il punto di vista scelto da Gregg Araki non è di quelli morbosi o ricattatori; il regista racconta l'abuso seguendo la soggettiva e la metabolizzazione dolorosa dei suoi due protagonisti.
Il pugno nello stomaco arriva, indubbiamente smorzato da venature surreali e da una cifra stilistica che rendono la violenza suggerita, ma non per questo meno aberrante nei suoi risvolti subdoli e manipolatori, quelli perpetrati da un mondo adulto che sfrutta la purezza e l'ingenuità per compiacere i propri istinti mostruosi.
Il tema della pedofilia è trattato senza mai calcare la mano, se non nel finale rivelatorio, a mio avviso momento top della pellicola, in cui l'impacciato Brian comprende la vera portata di ciò che lo ha perseguitato tutta la vita.
Alla base dei suoi incubi c'è un rimosso, un qualcosa di tanto doloroso da dover essere annullato, mentre per Neil, influenzato a dovere, tutto resta mascherato da gioco innocuo, destinato a segnare indelebilmente una vita votata alla ricerca di un atto recepito sottoforma di amore puro.
Araki segue le vittime sino all'età adolescenziale, il timido da una parte con il suo disperato e commovente tentativo di alterare la realtà, lo spaccone dall'altra, con la sua fragile sicumera, incapace di slegarsi da quel ricordo camuffato nel più equivoco dei modi.
Non si spinge per nulla sulla caratterizzazione bestiale della figura del coach, come le mancanze delle famiglie vengono indicate senza strepiti (se non verso il finale, quando Brian se la prende col padre), Araki sa di non dover insistere su certe ovvietà per riferire di un mondo filtrato attraverso una lente deformante, installata dai protagonisti stessi per una strenua quanto intensa autodifesa.
"Mysterious skin" affronta un tema così scabroso in modo molto originale, il piglio drammatico come la denuncia stanno alla base, ma al tempo stesso delicatezza e assenza di isterismi lo rendono una sfavillante voce fuori dal coro.