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OLD BOY regia di Chan-wook Park

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Yosseph     8½ / 10  20/06/2010 13:03:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avrei mai pensato che un film di produzione sudcoreana potesse entusiasmarmi tanto. Maledetti pregiudizi.
Ebbene sì, l’Oldboy di Park Chan-wook è un gioiello da non perdere.
A tre anni di distanza da Sympathy For Mr. Vengeance PCW torna per il secondo capitolo di quella che verrà poi definita la sua “trilogia della vendetta”. Tratto dal manga omonimo di Tsuchiya Garon e Minegishi Nobuaki, Oldboy è la definitiva consacrazione di Park fuori dalla patria, con riconoscimenti che arrivano sia a livello di grande pubblico sia di critica (al Festival di Cannes 2004 si aggiudica infatti il Grand Prix Speciale della Giuria).
Il successo del film in occidente, a mio parere, limitato in partenza dai soliti pregiudizi di circostanza legati alla produzione orientale, probabilmente è dovuto anche all’incensatura di Quentin Tarantino che lo ha definito come “il film che avrei voluto fare”.
Oh Dae-su è un uomo qualunque, sposato e padre di una bambina, che, dopo esser stato improvvisamente rapito, si trova inspiegabilmente rinchiuso in una sorta di prigione dove, senza un motivo plausibile, rimarrà quindici anni. La vendetta inizierà quando viene improvvisamente liberato.
Ma ben presto quella che apparentemente era la libertà si rivela essere soltanto “una prigione più grande”.
Oldboy è una visione estrema della realtà, scrigno di una negatività che lascia quasi impotenti, costretti a subire, prima, e a reagire, poi.
In questo contesto di follia e violenza si trova catapultata Mi-do, una giovane ragazza la cui storia si intreccia […] inesorabilmente con quella del protagonista, senza colpa né motivo.
Il soggetto di Oldboy parte da una premessa tanto semplice quanto scontata, una vendetta, che invece cercherà e troverà strade più irte ed intricate: ogni flashback serve a ricostruire la genesi di una vita passata con l’unico scopo di ottenere una propria giustizia sommaria.
Al contrario di quanto si potesse pensare prima della visione del film, Oldboy non è uno splatter, e la regia, pur non risparmiando scene sanguinolente, evita di mostrare in video violenza troppo esplicita.
Il film si presenta crudo e violento, per quanto, paradossalmente, la violenza che più urta non è quella fisica, ma quella morale, fatta di ricatti, vendette, minacce, omicidi e suicidi.
Incredibile il finale, che da solo varrebbe la visione dell’intero film. Stupenda la sceneggiatura, la fotografia e la colonna sonora.