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TRANSCENDENCE regia di Wally Pfister

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albert74     5½ / 10  14/09/2014 02:03:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il regista, per motivi che ignoro, si è arrischiato a trattare un tema molto complicato, direi quasi azzardato: il transumanesimo.
detto in parole povere si tratta di una filosofia secondo la quale la tecnologia combinata all'uso della cibernetica e dell'informatica dovrà aiutare l'uomo a superare i limiti della propria esistenza ponendo le basi per il superamento sia della vecchiaia che della malattia e portando, di fatto, ad una condizione auspicabile di post umanità. L'uomo supera le barriere fisiche del proprio corpo per porsi in una condizione di pura essenza, quasi divina.
Come si vede è una questione particolare che non può essere affrontata senza porre delle basi sia nel montaggio che nel testo di un film che ne tratti.

temi simili furono affrontati nei manga giapponesi (in alcuni), in matrix (realtà virtuale volta a nascondere la vera realtà umana assoggettata al controllo di macchine) e, mi sembra, nel tagliaerbe e in un altro film poco conosciuto chiamato killer machine in cui un uomo dopo la sua morte sulla sedia elettrica riesce a penetrare in una rete di pc divenendo di fatto virtuale e immortale.

insomma ci sono stati diversi esempi cinematografici ma la cosa che ha dell'assurdo è aver trattato, in questo film il transumanesimo in maniera talmente superficiale da risultare scialbo.
i personaggi sono piatti quindi non coinvolgono, il tema mischia la trascendenza umana (da cui il titolo del film) a concezioni ottocentesche e romantiche, al gotico (i riferimenti a frankenstein non sono poi tanto sottili), alla storia d'amore e ad un modo semplicistico di affrontare il tema buttando lì frasi del tipo "la gente ha paura di ciò che non conosce", una massima che sicuramente meritava un approfondimento maggiore.
insomma, un film sprecato, che si dimentica subito e con un Jonny Deep svogliato. sembra voglia decollare ma non decolla mai anzi si ammoscia minuto dopo minuto. Non c'è mai quel momento clou, quella scena particolare, quel colpo di scena, quella tensione. alla fine i due protagonisti, novelli giulietta e romeo, vanno incontro ad un epilogo che dovrebbe essere drammatico ma che fa tirare un sospiro di sollievo per potersi finalmente alzare dalla poltrona e prendere una boccata d'aria, dopo tanto sonno.
ad un certo punto ho stentato a tenere gli occhi aperti.
anche dal punto di vista degli effetti speciali nulla di speciale.
ambientazioni scialbe, tema centrale trattato in maniera superficiale.
un film mediocre.

peccato