eruyomè 8 / 10 16/09/2016 15:36:42 » Rispondi Vedo la grazia e la perfezione registica, mai sporcata dalla retorica della lacrima facile, e tremo al pensiero di cosa possa venirne fuori dal (spero) presunto remake americano.
L'anima del film è delicatissima, il problema spinoso, mostrato e approfondito nelle sue tante sfaccettature con eleganza e la giusta introspezione. Il finale è il solo possibile, difficile, complicato, ma il meno ingiusto; e arriva, pur sospirato, in modo quasi naturale, dopo aver superato le resistenze dell'unico personaggio che, per accettarlo, aveva bisogno di un tale shock e di una tale catarsi per avviare un cambiamento dentro di sè necessario ad aprire gli occhi sulla sua vita, venire finalmente a patti con sè stesso e forse arrivare a capirsi davvero, e a capire gli altri e i loro bisogni, di cui mai, fino ad allora, si era curato.
Qualche dialogo didascalico forse, ma che importa. Il finale è asciutto, delicato, bandisce ogni enfasi trionfalistica e fuori luogo, lasciando nel cuore una dolcezza soffusa e commovente.