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LA CADUTA - GLI ULTIMI GIORNI DI HITLER regia di Oliver Hirschbiegel

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JOKER1926     7 / 10  01/10/2010 18:57:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come certifica il titolo del film di Oliver Hirschbiegel, "La caduta, Gli ultimi giorni di Hitler" è in sostanza la rappresentazione visiva delle ultime ore di resistenza e di ipotetica e proibitiva tattica di contrattacco tedesco ormai accerchiato e quasi sterilizzato dalle avanzate nemiche.

"La caduta" è una pellicola drammatica basata su fatti storici, basata sull'Imperatore tedesco Adolf Hitler; l'icona del Fuhrer è assai particolare, insomma lo spettatore è dinanzi ad un personaggio audace e megalomane ma ormai consumato e molto intimo e povero che sta pian piano annusando l'odore della sconfitta e della morte.

L' Hitler di Oliver Hirschbiegel non è quello dei documentari ove traspare come supremo profeta di un popolo, ma il Fuhrer della regia è davvero diverso, quasi inedito e clamorosamente "familiare", in esso viene a mancare la velatura di superuomo e traspare imponente la desolazione, la profonda tristezza e le congetture, al quel punto parodistiche, di piani di vittoria delle armate di Germania.
La regia oltre a delineare in modo raffinato tale figura riesce a presentare un film robusto sia sul piano tecnico che nell'esposizione.
E' vero, gli scenari della pellicola si limitano a quelli degli ermetici e a tratti soffocanti bunker ma la pellicola non annoia e nella sua metodicità risulta essere veemente, drammatica e il più delle volte fluida e vibrante.
Tensione e dramma inoltre perentoriamente presenti, bravissimo poi Oliver Hirschbiegel a trasmettere al pubblico una drammaticità e una violenza più psicologica che pratica; nelle scene di sangue comunque traspare una classe cinematografica certamente non indifferente.

"La caduta" è una pellicola architettata nel vuoto, nell'oppressione e nel senso di sconfitta, film che grazie ad un lavoro tecnico pregevole che vuole la quasi assenza di musica e una fotografia grigiastra a tonificare l'alone di oscuro, riesce ad incastrare lo spettatore col pensiero in quelle circostanze, in quelle stanze.
Ottima poi l'introspezione dei vari personaggi, bravi gli attori, Hitler ben interpretato specie nelle sue oratorie di immane prepotenza verbale.

Gli ultimi giorni di Hitler rappresentanti in modo asciutto, senza uso di esuberanza e con decisione e disinvoltura cinematografica da parte della regia.