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LA CADUTA - GLI ULTIMI GIORNI DI HITLER regia di Oliver Hirschbiegel

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Harpo     8 / 10  19/01/2007 00:03:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto ben riuscito questo film di Oliver Hirschbiegel. Principalmente divisibile in tre parti, il film per 2/3 della durata rischia davvero di essere un capolavoro. Purtroppo nella terza parte si perde un po'.
I primi centoventi minuti sono piuttosto complementari: il regista ci mostra infatti la caduta di Hitler, fornendoci così un ritratto decisamente accurato e per nulla "di parte". Il suo occhio è attento a mostrarci le psicosi del Fuhrer, mettendo alla luce tutte le sue manie e i suoi deliri, evitando però di cadere nel "qualunquismo". Se da un lato Hirschbiegel studia in modo distaccato il Fuhrer, dall'altro però non si dimentica di analizzare Adolf Hitler. Infatti se nella prima parte il gerarca viene disegnato come un folle, nella seconda Hitler appare come un uomo mite e assolutamente socievole. Egli sembra proprio che voglia creare una linea di demarcazione tra il Fuhrer e Adolf.
Molto interessante è anche la maniera in cui il regista analizza i "pezzi da 90". Egli non cade nella retorica e se da un lato mette in risalto le mediocrità di taluni (quasi assurda la scena in cui Himmler chiede a un suo luogotenente se dovrà salutare Eisenhower con una stretta di mano o con il braccio teso), dall'altro non nasconde l'eroismo di altri (il generale posto a difesa di Berlino, il dottore che cercherà di salvare vite fino alla fine...).
La terza parte, quella dopo la morte di Hitler, invece non aggiunge niente di nuovo al genere e, oltretutto, presenta anche un finale piuttosto inappropriato (che sembra voler discostarsi dalla drammaticità che permeava tutti i 150 minuti precedenti).

Sul piano di vista tecnico, da segnalare la splendida interpretazione di Bruno Ganz, davvero stratosferico nei panni di Hilter. Buone le musiche e perfetta la fotografia, decisamente grigia, che integra perfettamente la drammaticità di diverse scene. Da vedere, anche se io consiglio sempre "Il pianista" (che comunque è un film diverso).