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IL TAGLIAGOLE regia di Claude Chabrol

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JOKER1926     6 / 10  03/08/2012 00:10:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A scannerizzare a meglio la caratteristica dominante e terminale de "Il tagliagole" è lo stile francese della Nouvelle vague che ricalca la semplicità scenica mettendo in primissimo piano le sensazioni di un regista.
Regia che nel 1968 prende forma sotto il nome di Claude Chabrol autore di un prodotto rimasto importante, anche se sopravvalutato.

"Il tagliagole" è il titolo indelicato e subito affibbiato a chi come Popaul vive in situazioni mentali vaghe e deragliate.
Difficile, se non impossibile, classificare obiettivamente il prodotto di Chabrol in una specifica "zona", qui con "Il tagliagole" si calcano campi difficili ove, quasi sempre, a venire fuori è quella profonda tristezza ed "incompiutezza" di animo, insomma, come detto sopra, ciò che traspare sono sensazioni di ardua addomesticazione.
Il prodotto vive sempre su ritmi bloccati, il tutto potrebbe diventare un po' pesante da seguire, lo spettatore dovrebbe, diciamo così, carpire il lato poetico del film ancorato a situazioni tutto altro che esaltanti ed energiche.
Praticamente "Il tagliagole" si ferma sulle ragnatele di un grigiore mortifero che porta facilmente il pubblico a fermarsi in uno spaccato un po' fine a se stesso. Inopportuno parlare di storia. Gli intrecci sono "minimal" e sono proprio questi ultimi a frenare maggiormente le ambizioni del lavoro francese. Film destinato a platee numericamente blindate.