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SEINFELD - STAGIONE 9 regia di Art Wolff, Tom Cherones, Andy Ackerman, David Steinberg

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Terry Malloy     9 / 10  07/12/2014 18:55:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei picchi della sit-com più famosa d'America. Dopo il flop dell'ottava ci saremmo aspettati altre 24 sterili puntate, e invece il quartetto newyorkese torna a colpire con soluzioni se possibili ancora diverse rispetto all'ottimo livello a cui ci avevano fino ad allora abituato. Che lo si voglia credere o no, la struttura di Seinfeld rimane a mio parere la forma codificata migliore per ciò che intendiamo con il termine "serie" (non dimentichiamoci però di "Cheers", stesso livello di raffinatezza, anche se meno graffiante). Storie più complesse (penso a Friends) potranno al massimo creare degli ibridi, ma "Seinfeld" rimane LA serie. Questo perché ne siamo veri spettatori, arriviamo al cuore dell'intrattenimento popolare farsesco e comico. Non potremo mai abbracciare l'essenza delle personalità degeneri di questi quattro spiriti comici. In questo senso "Cheers" ancora non aveva fatto il passo. Inutile a questo punto non menzionare il grandioso finale di serie. Proprio la forma tribunalizia non poteva che interpretare per noi il senso intero di questo progetto. Capire che il comico è una forma di riprovazione sociale condotta secondo criteri umoristici, di rilassamento delle forme di stigma normalmente attive in psicologia sociale. Seinfeld è un oggetto così misterioso proprio perché ha rifiutato qualsiasi compromesso con l'apprezzamento di chi fruisce l'opera. Non possiamo accettare che Jerry ci venga a dire che sulla nostra pelle sono stati fatti i milioni, ma al contempo dobbiamo perché almeno si sono offerti a noi in tutta la loro mediocrità di esseri umani. Non possiamo accettare che Elain abbia amato Jerry fin dall'inizio, ma dobbiamo per forza accettare che quattro amici possano prendere in giro un ciccione mentre viene derubato. Li odiamo, ma alla fine non possiamo che riderne. C'è più contraddizione nei personaggi di questa serie che in tanto realismo drammatico che ho visto in giro. Questo perché si è avuto il coraggio di confrontarsi con una materia informa e maleodorante, quella del nostro cervello. A questo punto, Seinfeld non può che invecchiare sempre meglio. Finito l'effetto-sorpresa, finita l'epoca dei milioni di dollari guadagnati per via di un assoluta novità e soprattutto "perché lo passa[va] la televisione", la serie creata da Larry David diventa ancora più magica, ancora più affascinante e misteriosa. Vedere tanta bruttura non è mai stato uno spettacolo così divertente e appassionante.