Terry Malloy 9½ / 10 07/07/2014 20:42:20 » Rispondi La quarta stagione di Seinfeld è fondamentale. Metacinema come raramente ho visto sul piccolo schermo. Com'è noto, George e Jerry propongono alla NBC lo spettacolo che sarà poi "Seinfeld". Seinfeld parla di Seinfeld. Ma quella che poteva sembrare una stagione "esplicativa" si scopre in realtà essere semplicemente l'ennesimo espediente comico. Ed è irresistibile. Le peripezie alla NBC, con il mitico personaggio del direttore, sono un gioco raffinato di equivoci, qui pro quo, allusioni, scherzi basati sul costume anni '90, con in più gli automatismi sempre più evidenti del quartetto: Elain, sentimentalmente pericolosa e instabile, volubile come una lupa, sardonica fino al parossismo, George, mentitore incallito e perdente cronico, Kramer il personaggio più assurdo mai scritto, e Jerry, figlio unico dalla personalità tirannica e dalle molteplici nevrosi legate al domestico.
Quella che appariva come una serie scarna e fondata sul nulla, sulle minutaglie del quotidiano più becero e banale si rivelò una bomba nucleare di energia comica e di sconcertante attrattiva nella cultura dell'intrattenimento postmoderno.