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BLACK MIRROR - STAGIONE 1 regia di Otto Bathurst, Euros Lyn, Brian Welsh

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david briar     8 / 10  07/10/2017 13:25:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Black Mirror è la serie perfetta per me, essendo io incapace di gestire la visione parcelizzata delle serie tv(per cui, non sono in grado di guardarmi una sola puntata al giorno, ma finisco sempre un'intera stagione, abituato come sono alla visione unica tipica del cinema). Essendo una serie antologica che in realtà adotta anche stili abbastanza diversi nel montaggio e nei movimenti di macchina(pur con una certa unità stilistica nella fotografia),non sono costretto a guardarmi la puntata successiva per sapere cosa succede a quei personaggi dopo, visto che i personaggi sono sempre diversi.
Il primo episodio palesemente è introduttivo, serve per introdurre gli elementi fondamentali della serie: il rapporto con i media digitali, le citazioni all'attualità e anche allo stesso mondo televisivo e cinematografico(Downtown Abbey, Dogma 95 e Lars Von Trier). L'idea è buona e lascia una porta aperta alla riflessione, ma è più un episodio "shock" che un episodio realmente memorabile nel tempo.
Episodio che è invece il secondo, "15 milions merits", veramente bellissimo: un amore che si esprime solo attraverso gli sguardi e i sospiri, quasi da film muto, e attori molto bravi , soprattutto Rupert Everett e Jessica Brown Findlay, richiamata nell'episodio precedente attraverso la citazione a Downtown Abbey. Un episodio notevole, spiazzante, quello capace di creare un universo distopico maggiormente complesso fra i 3, che ha un mondo dentro molto curato. Inquietante ed emozionante, veramente un episodio da far vedere nelle scuole.
Il terzo è stato molto elogiato, ma lo metto più o meno sullo stesso livello del primo: bella l'idea, buona la realizzazione nel montaggi e i movimenti di macchina che ricordano proprio il Vitenberg del Dogma, ma aveva un potenziale emotivo notevole che poteva essere trasmesso nel finale con un montaggio un po' più lungo e intenso, invece questo si perde e rimane una riflessione sull'uso delle memorie digitali nelle relazioni, molto interessante anch'essa, ma si poteva unire con emozioni più intense perse anche per un attore protagonista non particolarmente memorabile.
Nel complesso, un'ottima prima stagione introduttiva, con un apice nel secondo episodio e due buoni episodi agli estremi.