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THE WALKING DEAD - STAGIONE 1 regia di Frank Darabont, Michelle MacLaren, Gwyneth Horder-Payton, Johan Renck, Ernest Dickerson, Guy Ferland, altri

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  04/10/2014 15:54:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La AMC ha trovato la gallina dalle uova d'oro, un fenomeno mediatico clamoroso che nel cuore dei fan degli zombi ha trovato un prodotto più nobile dello scapestrato (e divertente) 'Dead set' britannico, in quello dei survival – dei gruppi di persone che lottano quotidianamente per sopravvivere - è andato ad ereditare nel tardo 2010 il successo di ascolti dell'appena conclusasi saga di naufraghi su ABC, successo che involontariamente nell'ambito AMC si è reso complice della pietra tombale anticipata a quel gioiellino di 'Rubicon'.
A Darabont non lesinano nulla per determinare l'allure del progetto, una confezione che attrae, una sigla che è già un tormentone, un make-up e in generale un comparto tecnico impeccabili, per attenuare la trasposizione dal fumetto è d'obbligo puntare ai cardini della cinematografia zombie romeriana, per questo almeno per la prima stagione è forte l'effetto deja vu. Sin da subito ma cosa che permarrà anche in futuro, nonostante si accavallino 3 showrunner, il taglio narrativo è tutt'altro che televisivo, lento, il trash e l'azione vengono centellinati, provando instancabilmente a costruire i personaggi, cosa che si rivelerà un difetto congenito della serie e purtroppo insuperato, addirittura gli sceneggiatori arriveranno a togliere di mezzo i personaggi palesemente odiati dagli spettatori sconfessando i dettami del fumetto di Kirkman, motivo per cui si son create le beghe coi primi 2 showrunner, un'ingerenza divenuta scomoda quella del creatore, che mal sopportava il loro discostarsi, prendendosi licenze sui personaggi, comunque Darabont e Mazzara un minimo di senso compiuto alle stagioni gliel'avevan anche dato. Personaggi che, non appena vengono investiti di un po' di spazio si lanciano in sequele stremanti di discorsi vuoti, interminabili, retorici e purtroppo didascalici, veri e propri spiegoni che sostanzialmente rendono tediosa la narrazione sopratutto se il tono si sforza di essere totalmente privo di ironia (e si finisce col ricercarla in personaggi involontariamente comici: T-Dog). Fondamentalmente la prima stagione si salva da questa pecca, son 6 puntate appena, sebbene non appaia irreversibile, non impedisce di scorgere l'evidente fatica che fanno gli sceneggiatori a dare tridimensionalità ai protagonisti, in particolare a quelli ereditati dal fumetto, un qualcosa che non permetterà mai un coinvolgimento empatico verso i personaggi se non in rari casi.

Darabont si pone l'obiettivo di analizzare l'adattamento di un gruppo di individui in una nuova condizione sociale, con nuove regole autoinflitte, fin dove è morale spingersi (il personaggio di Merle Dixon in questo senso inventato di sana pianta da Darabont è un esempio nelle prime puntate di come la civiltà non ci metta molto a salvaguardare il bene comune a dispetto di un singolo individuo). Un idealismo assurto da Darabont che non ha fatto altro che mostrare il fianco al difetto congenito della serie sopratutto nella 2° parte della 2° stagione piatta ed eccessivamente dilungata in rapporto al fumetto.

Pilot che probabilmente resta anche la miglior puntata dell'intera serie, contando che nel momento in cui scrivo siamo ad una settimana dall'inizio della 5°, anche considerato che nel progressivo allungare le stagioni di episodi, gli eventi verranno forzatamente dilatati togliendo effetti di climax, partorendo le stagioni di mid-season final che chiudono a dicembre per tornare puntualmente a febbraio con la 2° parte.

Cast che include vecchie conoscenze di Darabont, attori fedelissimi che a loro modo pur con le intemperie dei dialoghi se la cavano, benché una volta detronizzato lo showrunner gli sceneggiatori faranno in modo di silurare anche loro.
Season final non memorabile ma che a posteriori risulta essere il più suggestivo, l'incontro col ricercatore medico, eremita al CDC, il countdown della decontaminazione, la rivelazione a Rick sul virus che poi verrà svelata nel season final della successiva stagione. I presupposti non erano affatto male.