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RATCATCHER - ACCHIAPPATOPI regia di Lynne Ramsay

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  20/03/2014 11:29:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sobborghi di Glasgow con classico cielo plumbeo. Il quartiere è di quelli ultra proletari con immondizia in ogni dove, ratti e pidocchi a far da parassitaria cornice alla squallida vita dei residenti, tra cui il giovane James. A completare il panorama degradato un torrentello dalle acque fetide e insalubri, teatro di una tragedia casuale che sconvolge il già precario equilibrio del protagonista.
Senso di colpa, crescita priva di punti di riferimento e la chimera di una ridente villetta in campagna; questa la realtà con cui deve fare i conti il ragazzino, ben diverso dai bulletti poco più grandi di lui che imperversano nelle luride vie. James non perpetra la crudeltà, è capace di riguardi amorevoli nei confronti della ragazza utilizzata regolarmente come sfogo sessuale, e di attenzioni verso l'amico un po' tocco e per questo emarginato.
Ragazzino introverso e sensibile è un faro di speranza in quel mondo troppo crudele per essere vero. Lynne Ramsay affastella episodi riuscendo comunque a dar spessore alla trattenuta emotività del giovane, riuscendo nell'intento di azzeccare alcune sequenze in cui si avverte un forte pathos. Impossibile non apprezzare la corsa nel campo di grano inquadrata dalla finestra della "casa dei sogni", stesso dicasi per la tenerezza con cui James si sdraia semplicemente sul corpo di Margaret anzichè penetrarla come gli altri. I dubbi restano nello sviluppo delle dinamiche familiari non proprio sviscerate a puntino, ed alla scena del topo che francamente suona fuori contesto.
Gran colonna sonora e finale da brividi, con a spiccare la muta disperazione di un'anima troppo candida per scendere a patti con lo schifo che la circonda.