The Gaunt 8 / 10 28/04/2014 20:02:06 » Rispondi Il film di Vincenzo Marra è uno sguardo speculare rispetto al Cesare deve morire dei Taviani. In questo caso non è l'eccezionalità di un progetto teatrale, ma la routine quotidiana dentro le mura del carcere di Secondigliano, tra celle strette e spazi angusti con lo scopo di riuscire a creare una linea di comunicazione fra carcerati e carcerieri, fra problemi di convivenza piccoli o grandi, nella necessità di andare avanti con la consapevolezza delle proprie colpe e di dover pagare e con la speranza di non dover bruciare una possibile nuova opportunità. Marra offre uno spaccato realistico dell'ambiente chiuso per eccellenza e lo fa con estremo rigore muovendosi all'interno dello spazio fisico e psicologico della sezione e dei suoi occupanti, descrivendo un'umanità con sincerità e ponendo, magari non evidenziandola abbastanza, che il recupero sociale dei detenuti inizia proprio dal carcere.