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LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  11/05/2013 16:07:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commedia agrodolce sulla falsariga di quel periodo permeata da quella vena malinconica delle ultime opere, nella quale il protagonista piegato all'incombente fatalismo si trova impotente dinanzi agli eventi e solo un intervento deus ex machina rinfrancherà l'illusoria speranza che ancora alberga in lei. Finale mai banale quale Allen non sa essere, amaro disincantatamente terreno, i sogni metafisici ove tutto va liscio lasciamoli al cinema, la realtà è cruda e spiazzante pare insegnarci Allen, come il tremendo epilogo che prenderà l'amore di Cecilia verso Gill Shepherd.Allure persuasivo, vuoi il contesto di profonda depressione (che l'attuale generazione non faticherà a rispecchiarsi), vuoi il richiamo al cinema classico, componente fondamentale e sottovalutata è una Farrow ormai vocata nel cinema alleniano.