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MAGDALENE regia di Peter Mullan

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Niko.g     5 / 10  24/07/2012 15:07:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ho voluto fare questo film soprattutto perché, da cattolico quale sono, sentivo il bisogno di pormi domande sulla natura dell'oppressione di una Chiesa che non differisce troppo dai talebani, che istiga alla crudeltà anziché alla compassione, trascinando la società in una spirale di follia collettiva".
(Peter Mullan)


Lungi da me l'idea di voler fare una recensione del film, sprovvisto come sono di stelletta qualificante.
Penso però sia necessario evidenziare alcuni aspetti, praticamente trascurati e snobbati dalla critica, perché ritengo questo film profondamente scorretto per limitarmi a poche righe di commento. A partire dalle dichiarazioni del regista, che fanno bene intendere sotto quale pressa ideologica il film sia stato sottoposto (Chiesa = talebani).

Per cominciare dico che sarebbe fuorviante giudicare sull'onda dell'emotività, un film di denuncia come questo, senza considerare il contesto storico a cui fa riferimento e le conseguenti implicazioni sulla realtà che si prefigge di raccontare.
Le case Magdalene infatti, erano innanzitutto riformatori giudiziari gestiti da religiosi sotto il controllo di ispettori dello Stato, che imponevano ai responsabili molta rigidità. Per molto tempo quei riformatori hanno rappresentato l'unica alternativa di riabilitazione sociale, in un contesto generale piagato dalla prostituzione, dalla povertà, dalla delinquenza e dallo sfruttamento minorile, da cui spesso provenivano le ragazze. Inoltre, la rigida impostazione educativa, ai nostri occhi ripugnante e anacronistica, era di prassi ovunque, inserita anch'essa in un preciso periodo storico, non solo in Irlanda. Pene corporali, punizioni, inginocchiamenti in pubblico, bacchettate sulle mani, erano considerate normali un po' ovunque, dai college inglesi fino alle scuole italiane: considerazioni da cui non si può prescindere, se si vuole evitare di cadere nel vortice della demagogia cinematografica.

Altro aspetto da considerare è che, pur essendo la maggior parte delle ragazze composta da giovanissime, condannate dai tribunali minorili per reati penali (e sottolineo penali), Mullan non vi fa alcun cenno, concentrandosi solo sulla minoranza di quei casi in cui le ragazze erano inviate su richiesta esplicita dei genitori, dando così allo spettatore una visione distorta della funzione che realmente svolgevano quegli istituti.
Purtroppo, come accade in tutte le prigioni o istituti similari, compresi anche educandati laici, statali e riformatori di tutto il mondo, anche qui vi furono abusi e violenze psicologiche. Certo, è vergognoso e deprecabile che queste siano state praticate da coloro che avrebbero dovuto dare l'esempio opposto, conformandosi all'insegnamento di Cristo. Tuttavia, il riduzionismo accusatorio attuato da Mullan e il tentativo di estremizzare, rappresentando le suore come veri e propri capi nazisti, non sono accettabili.

Mullan, ha caratterizzato tutte le suore allo stesso modo, mostrandole malefiche e sadiche, privandole anche di un solo briciolo di umanità, senza avere l'onestà intellettuale di renderle "persone" e senza inserire, al limite, una figura religiosa di contrasto, coerente con la propria vocazione, per dare una leale connotazione di credibilità al film, che nulla avrebbe tolto alla denuncia di fondo. Se non altro, sarebbe stata una giusta forma di rispetto, da parte di un regista che si autodichiara cattolico, nei confronti di quelle tante suore che non hanno mai disonorato il loro abito, operando rettamente all'interno delle case Magdalene.
Come se non bastasse, l'unico prete dell'istituto è un depravato. I genitori di Rose, dal canto loro, sono ridotti ad automi lobotomizzati dall'occhio vitreo.
Le uniche persone dotate di sensibilità e di umanità? La risposta è scontata.
In sostanza, Mullan mi è parso perfettamente inserito nella scia di quell'odio ideologico, tipico degli anticlericali, che spesso ha alimentato vere e proprie leggende, divenute poi tragedie a spese di molti religiosi (basti ricordare il caso di suor Nora Wall, il "mostro d'Irlanda").

L'interpretazione di tutto il cast, grazie all'efficace metodo di Ken Loach, è notevole per qualità e intensità, così come il ritmo narrativo che non perde un colpo. Bellissime soprattutto le sequenze finali, di grande impatto visivo.
Lo avrei giudicato un buon film se Mullan avesse mantenuto il controllo di sé, evitando eccessi grotteschi e disonesti, se mi avesse fatto capire che al di là degli abusi, quei metodi educativi avevano un fine rieducativo e non certo di sadica umiliazione e repressione come il film racconta e che le violenze non erano mali endemici dei cattolici ma anche di atei, anglicani e calvinisti. Abusi che, allora come oggi, sono metastasi di un cancro sociale (altro che Chiesa talebana), di cui si sono macchiate anche le laicissime e progressiste scuole tedesche Odenwald, vanto delle classi sessantottine, dove si teorizza che insegnare è sbagliato, che la disciplina non serve e che non c'è differenza tra adulti e bambini e dove si sono compiuti abusi e violenze "che superano la nostra capacità di immaginazione" (Margarita Kaufmann, preside).

Ovviamente, trattandosi di invettive contro la Chiesa cattolica, ritenuta responsabile diretta di tutti i mali, il film venne subito acclamato dalla critica compiacente e furono praticamente nulle le accuse di fanatismo anticlericale al regista, fatta eccezione per qualche mosca bianca (come Valerio Riva, componente del consiglio di amministrazione della Biennale: "Voglio spiegazioni su come si è arrivati a questo risultato. Il mio dissenso è netto, e non parlo da cattolico. Il film di Mullan fa della propaganda scorretta").
L'esatto contrario accadde invece a Mel Gibson, accusato di fanatismo religioso, addirittura di antisemitismo, per il suo The Passion. Nel caso di Magdalene, invece, gli eccessi vanno bene alla critica. Anzi, più ce ne sono meglio è, si capisce. Perché quando oggetto del tiro a segno è una suora o un prete deviato, ci si può sbizzarrire senza freni inibitori, mostrando eccessi e ridicole caricature che possano condurre lo spettatore sprovveduto a condannare l'istituzione cattolica tout court (dopo il film sarà infatti difficile restituire alla memoria le gesta di quei missionari cattolici integralisti che partendo dall'Irlanda, fondarono parrocchie, scuole, università, cliniche e ospedali nelle zone povere dell'Africa, dell'America, dell'Australia e di mezza Europa).

Per finire, è interessante notare come anche Mullan, similmente a Martin Scorsese ai tempi del suo pseudo-Cristo, durante l'uscita del film abbia avuto particolare premura di garantire la sua cattolicità (solo per il fatto di essere battezzato?), raccogliendo i plausi dei cattolici di facciata che confondono il fanatismo anticlericale con la denuncia sociale.
Faccio mio, a tal proposito, il pensiero di Vittorio Messori, riportato dal Corriere della Sera in merito al film: "Sarebbe tempo che anche i cattolici mettessero in piedi ciò che gli ebrei, giustamente, hanno creato da tempo: una Anti-defamation League che rivendichi i diritti della verità e la dignità delle persone. A cominciare da quelle suore (di sadismo e depravazione da pasoliniana Salò) esse pure femmine, ma che non rientrano nei proclami (e nella sensibilità, aggiungo io) del regista scozzese (e marxista, aggiungo io): «ho voluto denunciare la violenza imposta alle donne, a tutte le donne».
Tranne a quelle, s'intende, che hanno una croce sul petto".
pier91  24/07/2012 17:38:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dovresti vedere "Sex in a cold climate", capiresti meglio quali sono le fonti di Mullan. Le tue mi sembrano le critiche di chi ha la coda di paglia. Mullan non ritiene la Chiesa responsabile di tutti i mali, ma di quelli che mostra. "Inoltre, la rigida impostazione educativa, ai nostri occhi ripugnante e anacronistica, era di prassi ovunque". Non afferro il senso di questa osservazione. Cosa avrebbe dovuto fare Mullan, denunciare tutti i soprusi connessi ad una rigida impostazione educativa?
"Se mi avesse fatto capire che al di là degli abusi, quei metodi educativi avevano un fine rieducativo...". Certo che avevano un fine rieducativo, lì dentro ne erano tutti convinti. Furono internate nella case della Maddalena ragazze che avevano capelli troppo lunghi ,e dunque colpevoli di essere troppo attraenti. Furono internate ragazze violentate a 14 anni. Furono internate ragazze che avevano avuto figli al di fuori del matrimonio, tra l'altro ignare di quali fossero le conseguenze di un rapporto sessuale. Ripeto, tutto ciò è testimoniato in "Sex in a cold climate". Mullan si concentra su episodi specifici, è fin troppo cauto.
Inoltre, non vedo come una ragazza condannata per reati penali possa essere rieducata lavando panni.
Niko.g  25/07/2012 14:25:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non vedi come una ragazza condannata per reati penali possa essere rieducata lavando panni dalle suore, immagino come potresti vederla a marcire in una cella 4x4 di qualche carcere statale irlandese.

Il circolo vizioso delle fonti, in casi come questi, porta a poco, perché quel documentario che citi ha il peso che possono avere tutte le testimonianze senza contraddittorio e perché allora dovresti leggerti il libro "Kathy’s real story" del giornalista Hermann Kelly, in cui le violenze che tale Kathy O’Brien dice di aver subìto nelle Magdalen Laundries (scrivendoci sopra anche un libro da 350.000 copie) vengono smentite in primis dai registri delle suore stesse ("La O'Brien non è mai stata da noi") poi da tre sue compagne di riformatorio e infine dalla sua stessa famiglia.
Penso sia piuttosto chiaro il rischio che si corre nel dare credito alle libere dichiarazioni. Diversi, invece, sono i casi in cui si aprono contraddittori, verbali e sentenze di tribunali. Salvo, anche in questi casi, intavolare processi farsa come nel caso appunto di Suor Nora Wall.

Per il resto, terrei ben distinti gli abusi dai metodi educativi. I primi vanno esaminati e censurati caso per caso, senza generalizzare. I secondi andrebbero valutati nel contesto cui appartengono. Possono sembrare obsoleti e sbagliati se valutati col metro del XXI secolo, ma la stessa cosa avverrebbe agli occhi di un cinquantenne di metà Novecento, che avrebbe gli stessi tuoi conati di vomito se potesse vedere come si è ridotta la moralità e l'educazione dei giovani di oggi.
La disciplina, anche se dura, non ha mai ucciso nessuno, anzi. La rivoluzione di fine anni sessanta, invece, ha ucciso eccome. Lentamente e senza fare rumore, ma ha ucciso e violentato in silenzio, illudendo generazioni intere in nome di una libertà utopistica che doveva passare per il disprezzo di educatori, insegnanti e genitori, salvo condurre tantissimi ragazzi in un baratro di depressione e disperazione.

Riguardo a Mullan, lui il colpevole l'ha trovato, dando la sua risposta manichea con Magdalene e il fatto che ritenga la Chiesa cattolica responsabile di tutti i mali non me lo sono certo inventato, visto che è esattamente ciò che lui ha esternato col richiamo ai talebani. E insieme a Mullan c'è tutto il seguito farneticante degli anticlericali che gli fanno eco, come il nostro buon Torok Troll.

Torok_Troll  27/07/2012 12:54:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me invece fa più senso vedere che esistono ancora dei creduloni boccaloni come te e bucho che ancora credono alla balla della vergine maria e del bambin gesù e che il papPa sia il loro "miglior amico del cuore", quando invece ruba miliardi da quando esiste la santa sede cacata dall'ano guideo-sionistico perchè ritenuta da questi ultimi una roba da rinnegati che seguiva gli insegnamenti di un imbrogione ed un ciarlatano, perchè in sotanza quosto è il clero! altro che opere di bene ed altruismo, tutta finta pubblicità e menzogne.
"Se non vedi come una ragazza condannata per reati penali possa essere rieducata lavando panni dalle suore, immagino come potresti vederla a marcire in una cella 4x4 di qualche carcere statale irlandese."
In galera ci vanno i criminali veri, non le ragazze che hanno avuto figli fuori dal matrimonio, che sono state stuprate o che hanno i capelli lunghi.
Quando le trovi vuol dire che c'è sempre lo zampino del clero del ca.zz.o!
"Per il resto, terrei ben distinti gli abusi dai metodi educativi. I primi vanno esaminati e censurati caso per caso, senza generalizzare. I secondi andrebbero valutati nel contesto cui appartengono. Possono sembrare obsoleti e sbagliati se valutati col metro del XXI secolo, ma la stessa cosa avverrebbe agli occhi di un cinquantenne di metà Novecento, che avrebbe gli stessi tuoi conati di vomito se potesse vedere come si è ridotta la moralità e l'educazione dei giovani di oggi."
Ahhh, certo! Pechè inculare a sangue un bambini, frustare questi disgraziati con una cinghia di cuoio per il semplice fatto che esistono e umiliare dalla ragazze deridendo le loro nudita è MOOOOOOOOLTO riabilitativo, certo! Perchè nel secolo scorso da quei tuoi santi istituti con pene corporali a livello medievali non uscivano mai delinquenti e criminali, solo ragazzi retti e puliti! Come anche è vero che un ragazzo che ascolta Black Metal ha più probabilità di uccidere qualcuno anziche uno che fa catechismo, e poi te la prendi con gli anticlericali (fiero di esserlo) se il mondo va a rotoli, quando invece non ti rendi conto che sono proprio le stituzioni moralistiche e falsamente buone che tu tanto ti ostini a difendere che ci hanno portato dove siamo oggi.
Perchè 'sti pretacci rotti in c.ul.o si scagliano sempre contro la musica Rock, punck e metal ma mai contro la musica gangsta rap e hip hop che promuove misoginia, razzismo becero, prostituzione, sfruttamento di essa, armi e negroni pieni di patacche dorate (che guarda caso ricordano un tantinello il vescovo e il pontefice, ma senza quel che di fascino diabolico e maligno d'alta scuola)? E perchè ne dicono di tutti i colori ai culti pre-cristiani come fossero l'inferno in terra (str.onzata) ma non si scagliano mai contro gente tipo Vanna Marchi et. similia? Cos'è c'è qualche cosa sotto che le loro pecore non devono sapere?
Nelle tre religioni monoteistiche non vi è la benche minima traccia di spiritualità, ma solo del bieco materialismo e uomini che sanno solo giudicare e puntare il dito su chi non è perfettamente conforme ai loro dogmi astrusi ed immaginari.
Si è vero! Sono un lupo ed un toro anticlericale, libero dai loro sporchi dogmi e preconcetti, precotti e preconfezzionati che pensa come cacchio gli pare e dannatamente fiero di esserlo!
Se tu vuoi essere una loro pecora o un bue prico di corna, fa pure! La scelta e tua, ma ricordati questo, ogni volta che vorranno, loro si prenderanno le tue chiappe proprio come hanno fatto con tutti i non-cristiani che tu vedi come il male, e non ti diranno neppure "grazie"!
Torok_Troll  24/07/2012 19:06:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Reati penali poi... era tutte LORO vittime di un abuso (addirittura delle povere disgraziate ritardate).
Senza contare che poi tutti quei "bravi missionari" in Africa smerciavano armi e droga benedette (non scherzo) e commerciavano nello stesso tempo diamanti insanguinati, gli stessi indossati da vescovi, arcivescovi, cardinale e sua santità il papa; mentre in America ed Australia (ma anche Canada e sud-america) torturavano, stupravano, uccidevano e seppellivano allegramente in fosse comuni bambini e bambine di ogni età sia indigeni che non nei loro collegi di "redenzione".
La chiesa così come israele e l'islam non ha fatto altro che predare, saccheggiare, disatruggere ed uccidere in nome di un presunto dio esistente solo su carta una miriade di culture, compresi noi...
Uccisi nello spirito (costrizione a rinnegare le proprie antiche religioni) e nel corpo (inquisizione, crociate ed altre belle cose).
Sapendo tutto questo viene spontaneo da dire "altro che pace, amore e fratellanza, questi conoscono solo il male!" dopotutto, come diceva un vecchio saggio, "la chiesa uccide con l'onda".
Per la cronaca, suore e preti che sentono davvero vocazione spirituale, spirito altruistico che non danno importanza al bene materiale, apparte son pecore nere, ma sono i primi a cadere sotto il tacco opprimente della "santa sede".
oh dae-soo  26/07/2012 11:25:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sebbene in linea di massima sono decisamente dalla parte dell'ottima e amica Pier credo che nel commento di Niko ci siano comunque degli ottimi spunti e delle verità, è indubbio. Purtroppo in questo periodo ho pochissima voglia di scrivere (basta vedere i commenti ai film), magari andrò più nel dettaglio un'altro giorno.
Ma in questi contraddittori sarebbe giusto non solo stigmatizzare le opinioni diverse dalle proprie ma anche trovare punti d'incontro senz'altro possibili.
Cosa che una persona dell'onestà intellettuale, intelliggenza e sensibilità di Pier può fare senza problemi.
Niko lo conosco per fama :), credo di aver capito perchè.
Torok è un personaggio incredibile, a volte fastidioso nell'esporre le cose ma così fermo, duro e originale nelle sue posizioni o idee (fidatevi, moolto originale) da avere tutta la mia stima.
Alla fine ho scritto parecchio lo stesso, uff
pier91  27/07/2012 13:03:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per la stima, è ricambiata.
Raramente controbatto ai commenti di qualcuno, ma essendo che il film di Mullan l'ho visto da poco- lo ricordo molto bene-l'ho molto apprezzato, ho istintivamente risposto. Non condivido affatto quanto scritto da Niko, che credo sia irremovibile. Mi ha fatto ripercorrere delle riflessioni ma poi sono tornata dritta alla mia posizione di partenza. Il fatto è che io e Niko a quanto pare abbiamo proprio due modi opposti di vedere un film. Su questo punto c'è poco da discutere, o almeno è impensabile che alla fine ci si possa incontrare, perché riguardo al cinema sono piuttosto ostinata.
Però il commento di Niko l'ho letto, è già un passo da parte mia.

Spero tornerai presto a scrivere, ma senza forzature. :)
Signor Wolf  29/06/2014 22:05:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/04/news/irlanda_fossa_comune-87999303/
Niko.g  02/07/2014 16:53:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
http://www.tempi.it/orfanotrofio-suore-800-bambini-fossa-comune-bufala

http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2014/6/10/IRLANDA-Bambini-sepolti-in-una-fossa-comune-dalle-suore-una-invenzione/506420/

http://www.forbes.com/sites/eamonnfingleton/2014/06/09/that-story-about-irish-babies-in-a-septic-tank-is-a-media-hoax/