caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

NYMPHOMANIAC - VOLUME 2 regia di Lars von Trier

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Freddy Krueger     8 / 10  27/12/2014 12:05:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed è col secondo capitolo che il Cinema di Lars Von Trier si sublima totalmente, è il tassello ultimo dove tutte le sue opere si incastrano alla perfezione. Nymphomaniac è per prima cosa il fluire dei pensieri del regista danese, pensieri raccolti in un'enciclopedia di dialoghi che si scambiano i due protagonisti in una sorta di Zibaldone, un uomo letterato e un uomo medio, o meglio sono i dialoghi di Mencio; Joe e Seligman, uno/a è il Maestro, l'altro/a è l'allievo (per continuare a leggere il mio commento è meglio aver già visto il film, se non addirittura tutta la filmografia di Lars!). Ed è qui che i protagonisti assumono una vera e propria identità. Seligman, Joe, Jerome, tutti sono degli emarginati sessuali a modo loro, e non c'è verso per liberarsi di questa condizione, come Joe è e rimane un'assassina, e non può liberarsi da essere assassina anche se il colpo non è uscito dalla pistola; condizione che viene rimarcata perché alla fine Joe spara e ammazza un uomo, il suo amico per di più (Lars ci ricorda la sua regola: se inquadri una pistola, la pistola deve sparare!).
Joe è una donna, ed è quindi guidata da dei grandi istinti; se lei fa qualcosa è perché è guidata dall'Amore, oppure da un grosso malinteso (e ritornano Le Onde del Destino e Dancer in the Dark) oppure da una grande malvagità (Antichrist, Dogville). Joe è NINFOMANE e non "sesso-dipendente".
Anche l'infanzia prende una nuova forma: il bambino nasce da un rapporto peccaminoso, perciò il bambino nasce perverso, eppure c'è un controsenso perché il bambino è innocente. Come rappresentare questa contraddizione? Infatti il bambino di Antichrist cade dalla finestra e muore, ma in Nymphomaniac viene salvato.
In Nymphomaniac è predominante il sesso, ma la narrazione avviene tramite cultura e citazioni. Troviamo omaggi a Pasolini, a Freud, a Thomas Mann. Veniamo trasportati dalle note di Bach, dalle fughe di Beethoven. La perizia della musica si adatta al piacere del coito perché entrambi sono perfetti: una è architettata dai numeri di Fibonacci, dalla sezione aurea e dal teorema di Pitagora; l'altro è simbiosi, ciò che rappresenta l'umanità.
Nymphomaniac rappresenta la realtà umana di fronte a sesso, amore, frustrazione... Lars in questo film ci dice che siamo tutti uguali di fronte ad essi, ovvero inermi, sottomessi e schifosi. Siamo tutti uguali anche se Lars cambia attori per rappresentare lo stesso protagonista. Lars non salva nessuno.