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NYMPHOMANIAC - VOLUME 2 regia di Lars von Trier

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  17/06/2014 14:10:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In attesa che a fine anno esca anche l'edizione a 5 ore, questo 2° capitolo riprende dal blocco dello scritt.. ehm dell'orgasmo, liquidata un'ottima Martin la cui carriera si augura non venga bollata come la povera Maria Schneider, troviamo la Gainsbourg con Jerome, un figlio abbandonato che trasversalmente ci riporta allo stoicismo (infranto) esposto in 'Dogville', l'autocitazione di 'Antichrist', quell'irrittante (almeno per me) rallenti, peccato di stucchevole formalismo. Poi il buon Trier si diletta oltre che a tornare sulla famosa dichiarazione a Cannes, ''antisionista non vuol dire antisemita'' infilate in bocca a Seligman, ce n'è anche per l'apostrofazione sugli uomini di colore ''togliere una parola dal dizionario non è democratico'', già che sono in argomento di temi tabù distinzione sui pedofili, 5% attivi, il restante pare volerci dire non sa di esserlo e lo tiene represso, provocazioni a palate per Lars, anche se ciò che mi rimane di traverso è il suo auto-citarsi, la politically uncorrect in questa 2° parte è più verbale che scenica, poiché anche la sequenza interracial che poteva far temere il peggio per la povera Joe, in realtà si fa ironica, il tono è più dimesso, l'epilogo idem, il sorriso affamato di Selingman anticamera della sua probabile fine, è una scena scorretta ed inaspettata, una 2° parte tutto sommato inferiore, si suppone abbia pagato più la censura della prima, ma è un Trier troppo distratto a comunicare con lo spettatore che a ricamare quelle splendide metafore, e se ci sono, sono esageratamente espresse, didascaliche, anche se per ellissi si sa che Trier non è che abbia mai amato procedere.