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NYMPHOMANIAC - VOLUME 2 regia di Lars von Trier

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The Gaunt     7 / 10  13/04/2014 00:54:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il volume secondo è molto palese nel suo attacco frontale contro certe convenzioni della società. La sessualità di Joe è un qualcosa di deviato, che deve essere curato perchè non corrispondente ad una certa logica che nel caso di Joe sfugge ad essere compresa, quindi condannata ad essere sola. Rispetto alla prima parte, più omogenea nel suo complesso, a livello qualitativo è più discontinua fra argute osservazioni (la terapia di gruppo come una forma soft di Cura Ludovico) e provocazioni un po' infantili e scontate. Il sesso ormai pervasivo nella nostra società è anche moralmente accettato sotto certi punti vista, ma secondo me Von Trier generalmente ne denuncia l'ipocrisia, cioé un sesso esplicito ma che segua comunque delle regole o dogmi da rispettare. Joe in questo senso ad un qualcosa di deviato e moralmente inaccettabile. "Pensa se fosse stato un uomo il protagonista della tua storia. Come sarebbe stato giudicato?". Per un regista accusato di misoginia non è male. Personalmente non lo ritengo il suo miglior film, uno dei più ambiziosi certamente si.
elio91  22/04/2014 16:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E direi che pure io mi sono accorto di averlo commentato troppo presto. Il film è valido, ma il volume 2, dal secondo capitolo "Lo specchio", è una progressiva discesa nel narcisismo esasperato e in messaggi finto provocatori e spocchiosi che rischia di vanificare quanto di buono si è visto nelle 3 ore precedenti.
C'è un blocco, lì, e questo film mi sta quasi venendo in odio. Non so spiegarmi bene ora, ma se ripenso alla parte finale vorrei sgozzare von trier.
The Gaunt  22/04/2014 22:40:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma Infatti il mio voto è a tutto il film e riflette grossomodo le tue stesse valutazioni.
Cianopanza  15/04/2014 09:42:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e' proprio sta morale superficiale il punto debole del film... non sta in piedi, tratta una malattia compulsiva piuttosto grave come una sorta di prouderie
The Gaunt  15/04/2014 13:37:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi rendo conto che non è un film facile da giudicare. Anche io probabilmente ho espresso un commento troppo a caldo. La seconda parte in particolare è alquanto discontinua fra cose buone ed altre molto molto meno, però in fondo ridurlo semplicisticamente ad una morale superficiale mi sembra eccessivo. Se così fosse ci fai quattro ore di film? Più ci penso e più mi convinco di averlo commentato troppo presto.