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VACANZE ROMANE regia di William Wyler

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DogDayAfternoon     6 / 10  03/01/2016 14:37:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presumo debba la sua fama esclusivamente alla celebre coppia di protagonisti e all'ambientazione che tanta buona pubblicità deve aver fatto alla nostra capitale. Perché per il resto è davvero poca cosa: la storia, seppur abbastanza riuscita, è piena di situazioni banali e frivole, i dialoghi sono parecchio scarsi e piatti, come commedia non si sorride mai e il romanticismo è dei più melensi e scontati.

Non credo sia nemmeno un discorso di età, ci sono film che hanno un decennio in più sulle spalle ma che risultano molto più all'avanguardia e meno banali. Roma, Audrey Hepburn e Gregory Peck tengono a galla il film, anche se in realtà la Hepburn qui non è che mi abbia fatto impazzire, in alcune scene è poco naturale (nulla da eccepire invece sulla sua straordinaria bellezza ed eleganza nei movimenti).

A mio avviso un film assolutamente trascurabile.
hghgg  03/01/2016 14:43:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, mi spiace, va tutto bene ma la Hepburn poco naturale proprio non si può sentire, è proprio la naturalezza che fa brillare un'interpretazione ancora acerba, giovanile. Talmente naturale che alcune scene sono improvvisazione pura DogDay. La naturalezza è il punto centrale della primissima Hepburn che diventerà più matura in seguito come attrice.
DogDayAfternoon  03/01/2016 15:01:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente sarà come dici tu, ma parer mio non mi ha dato l'impressione di naturalezza. O meglio mi è sembrata un'interpretazione un po' altalenante, ci sono scene in cui mi è piaciuta molto, altre in cui l'ho trovata un po' artificiosa nelle espressioni del viso. Ma secondo me è penalizzata anche da uno script non certo all'altezza (non so cosa ne pensi tu, ma il film in sé e la sceneggiatura mi sono sembrati abbastanza una sciocchezza).
hghgg  03/01/2016 15:38:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La sceneggiatura è deboluccia (ma il finale poteva esser peggiore) si, credo che al di la dell'aspetto fiabesco della storia questo sia un aspetto innegabile del film, in negativo, se non ci fosse stata la raffinatezza di Wyler alla regia probabilmente ora anche io parlerei di un film rivedibile, personalmente invece nel complesso lo considero più che discreto, oltre che classico di un genere (che di per se non è per forza garanzia di qualità). Discordavo solo sulla poca naturalezza della Hepburn. Conosco a menadito questa attrice (per cui ho infranto la regola "niente poster o càzzate simili in camera" di lei ho un calendario) quindi so molto bene quello di cui parlo e non la esalto sempre a prescindere. Questa è una buona prova ma ancora immatura, alla fine adesso hai detto che ti è sembrata altalenante e ci può stare. Successivamente (negli anni '60, soprattutto) migliorerà molto, diventerà più matura come attrice, molto più versatile, ancora più elegante e raffinata ma all'occorrenza anche più "grezza" e migliorerà molto anche nell'espressività e nell'utilizzo di questa rispetto a queste prime interpretazioni. Ma la naturalezza è l'aspetto che l'ha sempre contraddistinta fin dall'inizio, come ti ho detto. Se dopo la accompagnerà ad una maturata abilità nella recitazione qui si affidava principalmente a quella (la scena della Bocca della Verità è l'esempio basilare, una scena assolutamente improvvisata dai due), però l'ha sempre avuta.

Quindi se mi dici che è un'interpretazione non perfetta e non eccezionale come altre sue io ti spalleggio senza remore però se mi sostieni che non è particolarmente naturale devo dissentire con forza.

Non so se mi sono spiegato con chiarezza in effetti, spero di si.
DogDayAfternoon  03/01/2016 20:40:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra l'altro la scena della Bocca della Verità la trovo una delle più stupide del film. Comunque ripeto, la mia è stata una prima impressione anche perché non ho visto praticamente nulla della Hepburn, più che altro per il genere di film che ha interpretato.
hghgg  03/01/2016 22:48:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per inciso, la Hepburn vinse l'Oscar. Ecco, io glielo avrei risparmiato nel 1954 per poi premiarla 3-4 volte tipo nel 1961-62 nel 1964 nel 1968 e nel 1969. Vabuò...
hghgg  03/01/2016 22:13:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ma la scena della Bocca della Verità è un'improvvisazione sul set tra Peck e la Hepburn, piaccia o meno sia chiaro, ma non c'è niente di più spontaneo, poi vabè, io la trovo carinissima tu no ma questo è un altro discorso.

Solo che ecco, non so quanto lo stile della Hepburn possa fare per te, perché non credo che i tipi di film che ha interpretato corrispondano troppo ai tuoi gusti e quando è così diventa difficile cogliere le differenze stilistiche o di genere nei vari film. Però lei ha interpretato molti generi di film diversi, dalle fiabe moderne dei primi anni, al musical (e qui fossi in te glisserei, non è il suo forte), per poi passare a drammi coraggiosi e maturi ("Quelle due"), il simbolo della commedia romantica per eccellenza "Colazione da Tiffany" (con pregi e difetti del caso), film che univano thriller e commedia ("Sciarada"), commedie romantico-drammatiche on-the-road raffinate e maturissime ("Two for the road"), commedie brillanti ("Come rubare un milione di dollari e vivere felici...") thriller ("Wait until dark") quindi insomma c'è un'ampia gamma di scelta la Hepburn principessina dolce e delicata di "Vacanze romane" e romantica cenerentola di "Sabrina" ormai è più uno stereotipo d'immagine che altro.