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IL VENTRE DELL'ARCHITETTO regia di Peter Greenaway

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Brundle-fly     9½ / 10  14/12/2008 18:01:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“ONE SHOT”.
In Greenaway l’elemento ludico bilancia quello tragico con tale efficacia da ridurre i suoi film a esercizi di stile e a giochini intellettualoidi, nonostante il fulgore delle musiche e il parallelismo visivo della fotografia di Sacha Vierny, che sa annullare i piani prospettici e le linee-guida dello sguardo come già il Tati di “Playtime”. Coralità (complessità? globalizzazione?) percettiva ma anche narrativa, priva dell’emergere d’una qualsiasi figura di rilievo. Quando invece, forse per la prima e unica volta, Greenaway ha trasceso la propria gabbia stilistica, c’è scappato il capolavoro. Ne “Il ventre dell’architetto” è difficile non trovare un concentrato di tutti i problemi concernenti i massimi sistemi, inclusi quelli metacinematografici. Però solo in quest’occasione il regista ha adottato un singolo e specifico punto di vista, quello di Kracklite, con cui ci si può finalmente identificare, un personaggio che diventa protagonista permettendoci l’innesco del processo d’immedesimazione e dunque la partecipazione affettiva alla sua parabola nefasta. Allora il ludico non soffoca più la passione violenta, bruciante, veemente: Kracklite ossia l’impotenza maschile, l’inettitudine a penetrare la realtà, la natura, il femminile.
Il reciproco è riscontrabile in Van Sant. Il lungo elenco di difetti che gli vengono attribuiti è giusto: l’esistenza marginale di drogati, sbandati, gay, naturalisti, assassini non gli riesce di renderla un esempio prototipico della condizione umana, un modello antropologico di portata universale. Ma pure in questo caso, l’unica volta che ha saputo evadere dai propri vincoli autoriali, ne è saltato fuori il capolavoro: “Elephant”. Nessuna morbosa adesione agli attori giovanili o adolescenziali, tutt’altro: un distacco che li rende equivalenti e intercambiabili, privi d’un’identità specifica. Proprio all’inverso rispetto a Greenaway, il racconto acquista un valore generale nell’unica occasione in cui si rinuncia alla singolarità e si sceglie una panoramica d’assieme.

Mauro Lanari
Brundle-fly  18/12/2008 10:17:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
http://www.ibs.it/disco/5099951634223/wim-mertens/ventre-dell-architetto.html
Hal Dullea  26/03/2009 10:20:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trasferito da ibs su altro prodotto merceologico:
http://www.ibs.it/disco/5060099970047/michael-nyman/greenway-revisited-the-composer-s.html
Poll  14/12/2008 18:12:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Maurone!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  14/12/2008 21:43:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, ogni tanto siamo d'accordo... gran film.
Brundle-fly  18/12/2008 10:19:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
D'accordo? Ma se lo paragono al reciproco di "Elephant", sul quale s'è manifestata qualche divergenza lieve lieve.