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BENEATH (2013) regia di Larry Fessenden

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  31/07/2015 11:41:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Preso con leggerezza "Beneath" appare come un improbabile eco-vengeance fuori tempo massimo, con protagonista un enorme pesce carnivoro dalle fattezze più ridicole che inquietanti.
Le cose però non stanno proprio così. La pellicola è diretta da Larry Fessenden, personaggio intrigante da tempo addentro nel settore e spesso autore di lavori interessanti, il quale si dimostra tutt'altro che un mestierante da quattro soldi.
Trattandosi di un film per la tv il buon Larry si arrabatta alla meno peggio, e riesce nell'intento di mettere alla berlina la miseria d'animo umana, la grettezza e la facilità con la quale vengono fatti a pezzi rapporti consolidati solo in apparenza. I valori incorruttibili finiscono per essere demoliti al primo refolo di vento, con egoismo ed arrivismo a spazzare la coltre ipocrita.
I mostri stanno sulla barca, il pesce che dà loro la caccia è solo un escamotage per tirare fuori la loro anima nera in un mondo dove solo il più forte sopravvive e lo spessore dell'individuo viene misurato dalla posizione che occupa o dall'opulenza del conto in banca.
Prendendo evidente spunto da "La zattera" -notevole episodio di "Creepshow 2"- il regista mette in scena un orrore lacustre in cui la morte è determinata dalla vittime stesse, intente a farsi la guerra tra loro anziché collaborare per trovare una via di scampo.
Gli attori sono molto bravi (nota di merito all'isterico Zeke) e una volta tanto le ragazze sembrano davvero delle neodiplomate e non delle starlette adatte alla copertina di Playboy.
Mai come in questo caso le apparenze ingannano e Fessenden centra l'obiettivo con pochi mezzi: una sola location dagli spazi ridottissimi, un mostro gommoso e minimi spargimenti di sangue, ma il messaggio c'è tutto, espresso attraverso una narrazione davvero incalzante.