Neurotico 8½ / 10 05/04/2015 19:22:17 » Rispondi Dopo una prima metà folgorante (circa le prime 5 puntate), House of Cards si affloscia leggermente, per approfondire i personaggi e sviluppare le storyline, abbassando il mio interesse. Nella parte finale però si rialza.
Gli intrighi del potere che sostengono il "Castello di carte" affascinano non poco, e un personaggio come quello di Frank Underwood, interpretato dal diabolicamente divino Spacey, non solo buca lo schermo per un carisma straordinario, ma guarda in camera commentando con frasi taglienti e sarcastiche la sua scalata al potere. La regia cinematografica dei vari Fincher, Foley e Schumacher dona qualità a un prodotto che migliorerà nella seconda, sconvolgente, stagione. Ma è qui che si gettano le basi per una serie Tv acclamata e ricca di suggestioni e di snodi interessanti, non solo per gli appassionati dei "Political drama".
A volte si ha l'impressione che la sofisticatezza degli intrecci vada a scapito della fruibilità e della scorrevolezza ma poco importa perchè le macchinazioni politiche subdole e meschine, oltre ad essere presentate con fascino mefistofelico, sono sviluppate in modo da coinvolgere sempre senza mai perdere di vista lo spettacolo e la scrittura dei personaggi. Il sesso e la perversione, così come le riflessioni sul potere e il denaro, impreziosiscono la ricetta. House of Cards è livido, notturno e con quella smorfia maligna che ipnotizza e lascia con la voglia di bersi gli episodi tutto d'un fiato. Bellissima la colonna sonora.