wega 10 / 10 12/09/2008 20:25:47 » Rispondi L' ho visto tre volte di fila. Si tratta di un filtraggio e di una compressione dei più importanti stilemi psicologici del genere noir, spogliati all' essenza ma in grado di mantenere quel carattere suggestivo, e di soggezione nello spettatore, da rendere "Detour" un capolavoro angosciante. Resta un road-movie nella mente, un doppio viaggio (il protagonista assomiglia a Charles Jr, porta lo stesso cappello, Suy assomiglia a Vera) torbido dalle referenze espressioniste, dove anche il protagonista mette in dubbio la possibilità di essere creduto tanto si è dovuto immedesimare nell' identità del truffatore e dell' assurdità degli eventi; una funzionalità narrativa, quella del flashback in questo caso specifico, che tanto si confà al mondo fittizio e al confine labile della verità di un racconto cinematografico. Una vena struggente ed un senso di pericolo percorre tutta la pellicola, frutto anche della macchina da presa che spesso parte in modo aggressivo, mantenendo sempre però una certa distanza. E si pensa ancora che il Cinema non sia una scienza esatta.
Max78 12/09/2008 20:27:41 » Rispondi Mizzega 3 volte ? Sei una macchina.
wega 12/09/2008 20:46:18 » Rispondi ..diciamo che non ho un nientino da fare in questo periodo.
ULTRAVIOLENCE78 12/09/2008 20:30:14 » Rispondi Io non mi stanco mai di rivederlo... Questo film è la dimostrazione che anche (e soprattutto?) con pochi soldi e pochi mezzi si possono sfornare dei veri e propri capolavori.