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L'AMORE BUGIARDO - GONE GIRL regia di David Fincher

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_Hollow_     9 / 10  09/01/2015 01:24:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ero indecisissimo se dar soldi ad un multisala per vedere il nuovo film di Fincher. L'uomo di Se7en e della trasposizione di Fight Club, come quello di Panic Room o di Zodiac (che m'ha fatto annoiare a morte). Alla fine, tra commenti negativi di qualcuno ed un trattamento ottimo da parte della critica un po' più seria, mi son deciso a guardarlo sperando in qualcosa almeno ai livelli di un "The Game" ... e per quanto mi riguarda, ho fatto bene.

Qualcosa che m'ha fatto un po' storcere il naso c'è. Certi dialoghi

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Ma il risultato finale rende soprassedibili certi dettagli, pur non eliminandoli. Anche se il secondo citato, ad esempio, può essere totalmente giustificato come una scelta visivamente estrema e grottesca. Decisamente molto teatrale.
Anche Ben Affleck diventa giustificato, soprattutto perché finisce per essere azzeccato in quella parte. Realistico.
Rosamund Pike decisamente brava ma direi di non esaltarla troppo, io personalmente ho preferito Carrie Coon.

Comunque, è un film che m'è piaciuto a 360°. Sia tecnicamente, sia per il tema piuttosto contemporaneo che affronta. Per la regia e per lo s*******mento di ogni programma simil-D'Urso e dei fessi che visitano i luoghi dei misfatti e si interessano in modo quasi malato. Per il personaggio di Amy, vera e propria dark lady da storia del cinema, e per certe scene.
Quella del letto, ad esempio, l'ho trovata epica sotto diversi punti di vista. M'ha ricordato un po' Audition per il tipo di inquadratura, un po' Tarantino o Sion Sono per l'utilizzo smodato del sangue (anche se pure il già citato Miike non è da meno, eh).
L'approfondimento psicologico dei vari personaggi è stato impressionante, alla fine anche quelli a più basso minutaggio sono stati ben caratterizzati. Così assistiamo alla stupidità totale della madre distante due porte; a quella forse strumentale del personaggio di Missi Pyle (che con quella faccia particolare finisce sempre nei ruoli dell'imbecille o presunta tale, porella); alla stupida ingenuità dei genitori; allo stupido snobismo quasi effemminato di Desi Collings/Neil Patrick Harris; alla "mediocrità" di Ben Affleck/Nick Dunne; alla sagacia (ma con un alone di provincia) della detective impersonata da Kim Dickens; alla furbizia (nel senso di Boccaccio) della coppia rapinatrice fino alla genialità psicotica della protagonista.
Il bello è che si finisce per non poter provare empatia quasi per nessuno. Probabilmente per la detective e per la gemella, due figure femminili contrapponibili al "mostro" della categoria. Una Amy che, come afferma l'avvocato di colore (finalmente non un ruolo da "il povero negro che muore per primo"), sicuramente ci sa fare e vien da chiedersi quanto sia pazza, quanto sia mostruosa e quanto colpevole nell'aver ingannato cotanta stupidità. Dalla vicina fino ai prodotti disgustosi della macchina mediatica. Passando per il ricco e colto stupido che l'ha aspettata per anni. Perché Canada Bill Jones diceva "it's immoral to let a sucker keep his money" ... e se la truffa diventa moralmente non solo accettabile ma pure un dovere, dove ci si può fermare? Il bello è che gli unici a non uscire "sconfitti" da questa vicenda sono due truffatori da strapazzo.

Dulcis in fundo, un finale che riprende da dove si era iniziato.

Decisamente un gran film.