litoos 9 / 10 09/12/2020 09:24:50 » Rispondi David Fincher non sbaglia un film, spostandosi con versatilità dal drammatico di "The social network" al romantico con "Benjamin Burton", finalmente nel 2014 torna a giocare in casa con un thriller che non solo mantiene il livello di Seven, ma alza addirittura l'asticella. Gone Girl é un film il cui punto di forza é il costante stato di suspense che nelle sue 2 ore e mezza non fa che infittirsi e mescolare sempre di più le carte in tavola. Altro aspetta che corona la perfezione dell'intreccio é l'atmosfera che viene creata, personaggi che si riesce mai a mettere a fuoco, un senso di straniamento nello stare apaticamente in un determinato contesto, che sia quello familiare, lavorativo, l'incapacità di condividere e l'incomunicabilità verbale (bellissima la prima scena). Sono gli sguardi che parlano e soprattutto quello di Rosamund Pike nella sua interpretazione della vita. La regia é nitida, precisa, cattura ogni fotogramma con una geometria molto studiata e una costruzione che attraversa la personalità instabile dei protagonisti. Una sceneggiatura scritta a pennello per un film che, prendendosi il suo tempo, riesce a sviluppare i temi che vuole affrontare: la bugia, la verità, la convivenza, l'assenza. La colonna sonora nelle scene finali aumenta il battito cardiaco in un crescendo di emozioni contrastanti con suoni elettronici destabilizzanti e fragorosi. Un film stupendo sotto ogni punto di vista, uno dei migliori dell'acclamato regista.
Un aspetto interessante riguarda proprio la trama che sembra quasi divisibile in più film. All'inizio i sospetti ricadono su Nick, ma lo spettatore, conoscendo Fincher, non si concede una soluzione tanto facile e va a dubitare di Desi. Quando poi la verità inizia ad emergere il vero Thriller é solo all'inizio. Inizia un fantastico viaggio della mutevole psicopatica persona che é Amy, una donna subdola e piena di rancore, che farà di tutto per distruggere un marito infedele.
Finale a mio avviso bellissimo, il colpo di scena sta nel non averne uno, infatti si passano gli ultimi minuti a chiedersi come andrà a finire, si spera che Nick riesca a incastrare la moglie in una causa legale, ma quando si capisce l'impossibilità di una risoluzione del caso, tutto svanisce in una rapida dilatazione del tempo che, passando dai giorni alle settimane, assorbe le speranze dello spettatore e di Nick, fino ad arrivare a una costrizione tremenda, la convivenza di due persone che per conoscendosi, sono due sconosciuti.
Nick: "Ti amo ma ci odiamo" Amy: "É il matrimonio"