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EDGE OF TOMORROW - SENZA DOMANI regia di Doug Liman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  03/10/2014 14:23:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esperto di marketing e pubblicità il Maggior William Cage non sospetta che di lì a poco riceverà l'ordine di partire per il fronte dove dovrà essere testimone diretto delle eroiche gesta dell'esercito terrestre. Da buon imboscato rifiuta, ritrovandosi degradato e costretto in uno dei tanti squadroni che l'indomani scaglieranno la grande offensiva contro i tentacolari alieni invasori chiamati Mimic.
La sua permanenza sul campo di battaglia dura pochi minuti, inesperto di combattimenti e addirittura incapace di utilizzare al meglio l'esoscheletro cui il suo corpo è strettamente legato finisce ben presto cadavere; non prima di aver ucciso un nemico particolare e di essere stato investito dai fiotti del sangue della vittima.
Con grande sorpresa si risveglia vivo e vegeto il giorno antecedente la sua dipartita, è finito per qualche oscuro motivo in un loop temporale in cui gli eventi si susseguono in maniera identica a partire dal suo arruolamento forzato, terminando poi con l'inevitabile morte. Capire il motivo di questa anomalia e cercare di sfruttarla in una battaglia che si rivela ogni volta un bagno di sangue per gli umani diventa essenziale.
Non ci vuole un genio per afferrare l'ispirazione dominante, ovvero "Ricomincio da capo", qui modulata su frequenze da videogame dove il protagonista per l'appunto, ogni qualvolta abbattuto, riparte dall'inizio. Lo schema funziona a meraviglia, Doug Liman, solido mestierante specializzato in action movie, gestisce al meglio diversi scenari sfruttando con intelligenza il reset e non limitandosi al campo di battaglia che è un chiaro omaggio allo sbarco in Normandia. I grandi conflitti sono ricordati anche con i riferimenti a Verdun, luogo dove avvenne un sanguinosissimo scontro durante la prima guerra mondiale, e in cui i terrestri conseguono il primo insperato successo. Questo anche grazie al coraggio e alla capacità del sergente Rita Vrataski, con la quale Cage scoprirà di avere in comune non solo l'armatura meccanizzata.
Gli alieni assomigliamo un po' troppo alle piovre di Matrix ma il loro impatto è sicuramente positivo. Bene Cruise in un ruolo molto lontano dal patriota senza macchia né paura.
Un buon action-fantascientifico in cui la ripetizione diventa arma per migliorarsi e conoscere in tempo le mosse del nemico, molto bravo Liman a non esagerare e ad interrompere nelle battute finali questa facoltà chiudendo con un epilogo spettacolare sfruttando al meglio uno scenario sommerso.