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EDGE OF TOMORROW - SENZA DOMANI regia di Doug Liman

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sev7en     8½ / 10  11/06/2014 18:50:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giunge finalmente in sala Edge of Tomorrow, pellicola diretta da Doug Liman (The Bourne Identity) con protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt, in quello che, senza esagerare, possiamo definire come un blockbuster tanto "fisico" quanto "mentale".
Gli ingredienti per creare il classico flop c'erano tutti a partire dall'aspettativa, esagerata, che fin dai primissimi fotogrammi aveva assalito gli amanti del genere fantascientifico, orfani di un film che fosse profondo come Contact ma innovativo ed originale come "Source Code" dopo il disastro targato Oblivion e lo smarrimento di Prometheus. La mission è accomplished perché regista e sceneggiatori anziché seguire fedelmente l'opera cartacea, hanno re-interpretato in chiave cinematografica regole, reset temporali, specie in ballo (Server, i Backup e gli Antennas non sono pervenuti…) e naturalmente il non finale per quella che si annuncia come un'epopea alla Halo. Cage, il nostro Top Gun, viene catapultato all'interno di uno scenario vissuto finora solo dietro le quinte in cui si ritrova ad essere pivot di un reset temporale grazie a cui, reboot su reboot, acquisisce le nozioni necessarie per quell'1-2-3 stella in grado di terminare la sorgente aliena e porre fine alla guerra. La sua spalla, Rita, è un Caronte che traghetta guardando e crucciandosi per quel potere perduto, ora nelle vene dell'allievo, bravo nell'intuire i meccanismi temporali e tenace al punto giusto da tirare il fiato solo all'ultimo riavvio. La loro interpretazione è sorretta da un sontuoso impianto scenico che sfoggia CGI ovunque senza tuttavia scadere nel pacchiano ma anzi integrandosi perfettamente sia con l'ambiente circostante sia con armi ed armature, rimandando decisamente a quello Starship Trooper di Verhoeveniana memoria. Come in ogni film di Cruise, non manca la componente comica (le morti sono gustosissime) ma anche quei momenti in cui per gli sguardi si incrociano e le labbra sembrano sussurrarsi frasi di amore senza tuttavia trovare quel momento topico che ponga in pause la riproduzione… prima dell'ennesimo tentativo. Se dobbiamo trovare un difetto nel film è paradossalmente nel suo finale, volutamente aperto, che lascia spaziare la mente sugli accadimenti futuri, ma al contempo, crea un vuoto temporale che difficilmente saziare con i titoli all'orizzonte.