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MAPS TO THE STARS regia di David Cronenberg

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Invia una mail all'autore del commento LukeMC67     9 / 10  21/05/2014 23:50:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hollywood, ti odio. Tanto. Tanto?

Dite quel che volete, cari lettori di FilmScoop, ma a me il "secondo filone" cronenberghiano, quello incentrato sulle mutazioni della mente, piace almeno quanto il primo, quello delle mutazioni corporee.

Dunque: prendete un melodrammone, shackeratelo violentemente e lungamente con una dose esagerata di cattiveria e di graffiante ironia verso il cinema e il suo ambiente, mettete un zest di metacinema, condite con una regia linearissima praticamente perfetta, con attori tutti nella parte fino in fondo, mescolate l'intruglio in abbondante melodia di Howard Shore a mo' di salsa sapida evitando accuratamente qualsiasi parte positiva ed otterrete questo ultimo gioiello del Maestro canadese.
Pscicopatia a go-go, lezione hitchcockiana imparata (ed applicata) perfettamente (=non importa la verosimiglianza o la scientificità della sceneggiatura ma come essa tiene sulla corda lo spettatore), eccessi in crescendo entusiasmante, a-moralità ed im-moralità a fiumi e soprattutto, tanta infanzia tutt'altro che innocente; anzi, volgare, approfittatrice, pazza e infine assassina. Proiezione di un mondo adulto che solo questi "valori" sa trasmetterle e la cui unica modalità di comunicazione sono la violenza, la sopraffazione, l'esasperazione e l'esclusione. In cui al perdono e all'affetto si sostituiscono l'oblio, il rigetto e la vendetta.

Critica implacabile al jet-set, soprattutto al cinema "mainstream" (ma, a ben pensarci, vicenda perfettamente trasferibile in qualsiasi altro ambito sociale umano), piena emersione-rappresentazione del nero e del marcio che ci portiamo dentro tutti, Cronenberg mostra e provoca raccontando quanto di più non convenzionale possa esserci (stuzzicando così nel profondo la nostra natura di voyeur che è la stessa che ci fa essere spettatori di cinema) attraverso una narrazione che più lineare e tradizionale non si può. Come sta facendo nella quasi totalità dei suoi ultimi film.

Attraverso una fotografia pulita e nitida, un montaggio analogico da manuale, delle ambientazioni perfette e il maestoso commento musicale del fedelissimo Shore, Cronenberg confeziona un fetido "Psycho-thriller" nel quale non c'è un solo personaggio e una sola situazione positivi. Ma nei quali, ahinoi, possiamo trovare qualcosa di reconditamente nostro; con un po' di onestà intellettuale, o, semplicemente, lasciandoci andare all'emotività più sfrenata.
hghgg  22/05/2014 15:24:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dunque "Cosmopolis" non m'è piaciuto, come anche "Dangerous Method", ma il Cronenberg psicologico ha comunque offerto ottime cose, prima di tutto "Spider" e poi il buon "History of Violence" e l'ottimo "La promessa dell'assassino".

Questo lo vedrò, probabilmente, non so quando. Pattinson è da evitare come la peste e non mi dite che con Cronenberg è migliorato perché no, non è migliorato. Invece Mia Wasikowska perbacco, in un biennio si è sciroppata un Jarmusch e un Cronenberg, mica male.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  22/05/2014 17:11:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, più che "psicologico" direi "psichiatrico"! Anzi, "psychologico". Questo film l'ho apprezzato moltissimo perché sembra un Hitchcock liberato da ogni censura e autocensura.
hghgg  22/05/2014 18:18:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Psychologico è una definizione bellissima.
oh dae-soo  08/06/2014 00:47:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che bel commento...

In realtà prendendo frase per frase non riesco ad appuntarti nulla, succede così quando si leggono commenti appassionati, competenti e ben scritti, ti fregano sempre.

Non ho avuto lo stesso tuo entusiasmo debordante, i piccoli difetti che tu trovi "inutili" io l'ho notati e mi hanno fatto un pizzico storcere il naso.

Ma o è un grandissimo film o un potenziale grandissimo film.
Cambia tanto ma anche poco perchè tra le due categorie il confine è sempre labilissimo.
Estonia  22/05/2014 08:21:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono felice che il primo commento su questo sito sia positivo, in controtendenza rispetto a molta della critica ufficiale, a cominciare da Mereghetti sul Corriere, ma anche nei confronti di tanta stampa straniera.

Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  22/05/2014 09:32:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La critica in generale non ama affatto il "secondo Cronenberg": quando si cimenta in messe in scena inusuali o addirittura sperimentali lo accusa di élitismo, di incomprensibilità, addirittura di non saper affrontare le sfide che si pone; quando si abbandona alle regie più "tradizionali" lo accusa di non avere mordente e di strizzare troppo l'occhio al pubblico quasi per "recuperare" le messe in scena "altre" magari compiacendosi della sua bravura. I moralisti, infine, gli rimproverano un sostanziale "nichilismo onanista" mentre per converso i "disinvolti" lo accusano di tradire un animo conservatore proprio tanto più indugia sulle provocazioni. Insomma, David Cronenberg, abbandonate le mostruose mutazioni corporee, non sta più bene a nessuno.
Ottimo.
Questo è un film che fa dell'eccesso e dell'autoironia le sue cifre stilistiche: non ho letto le critiche (non le leggo quasi mai prima di vedere un film) ma già le immagino. Io ammiro molto quei registi che hanno il coraggio di "rimestar nel torbido" delle nostre recondite e più oscure parti della mente stuzzicando il nostro irriducibile animo di voyeur; qui Cronenberg lo fa in maniera perversamente divertita, un po' alla maniera di Hitchcock. Che, non a caso, fu "sdoganato" da un giovane "arrabbiato" francese, tal François Truffaut. ;-)
elio91  22/05/2014 13:00:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono molto interessato (bel commento).

Ricordo che quando uscì Cosmopolis la maggior parte degli utenti su FS (alcuni con "stelline") si diedero al linciaggio, alcuni poi insultando.
Per me già così Cronenberg parte in vantaggio. Non ho letto la critica, so che è stato recepito in modo controverso, francamente mi basta non sentire più quella stracciamaroni della Bignardi che lo insulta solo perché una volta ha rischiato di procurargli un aborto.
boodi  22/05/2014 15:09:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti avevano linciato anche me ( perchè avevo dato un voto alto in sostanza).
è vero che , in vari modi , è sempre stato un regista di difficile digestione ( e anche palato ).. se posso aggiungere : per fortuna ..
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  22/05/2014 17:13:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il giorno in cui Cronenberg piacerà a tutti smetterò di vederlo!! :D :D :D
boodi  22/05/2014 19:04:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eheh ;)