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THIRD PERSON regia di Paul Haggis

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iugal     8 / 10  05/04/2015 15:34:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film retto da un idea forse non nuova ma trattata in maniera a mio parere assolutamente geniale.
Non sono un esperto, ma personalmente non ho mai visto nessun regista giocare così provocatoriamente con il pubblico.
Le uniche scene "reali" del film sono la prima e l'ultima, nel mezzo il flusso di pensieri dello scrittore (Liam Neeson) che medita sullo sviluppo del proprio romanzo.
Flusso di pensieri che per sua natura è preda di "buchi" e irregolarità.

Operazione coraggiosa e rischiosissima quella di Haggis.
La logica narrativa ha un crescendo di cedimenti, che si manifestano allo spettatore non direttamente, ma in un escalation di stupore per l'indecenza della messa in scena. Tanto da arrivare a picchi di indignazione che possono portare a lasciare la sala (secondo me Haggis intende anche provocare reazioni del genere).
Questo crescendo interessa anche i dialoghi, che arrivano a essere banalizzati fino al limite dell'imbarazzante. E la regia con alcune scene sgangherate, inquadrature tecnicamente sbagliate, montaggio sconnesso.

Arriva un momento che tutto diventa troppo esagerato per essere tollerabile.
Per cui scatta la reazione del pubblico. Risolini isterici, commenti stupefatti, insulti, fino all'abbandono della sala. Poi c'è chi capisce e apprezza, oppure chi capisce e non apprezza, ci mancherebbe.
Tralasciando i pareri personali, bisogna comunque riconoscere l'unicità dell'operazione e il livello di sperimentazione di Haggis. Ripeto non sono un esperto, ma non ho mai visto nessuno utilizzare così il cinema. Scardinando regole basilari e ovvie per provocare lo spettatore a questi livelli.