caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GRAND BUDAPEST HOTEL regia di Wes Anderson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Goldust     8½ / 10  04/11/2014 09:55:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bastano pochi frame per riconoscere un lavoro di Wes Anderson: un fermo immagine, una scritta sullo schermo, un personaggio stravagante e si è già inghiottiti nel suo fantastico mondo fatto di colori pastello ed umorismo intelligente. Grand Budapest Hotel è proprio questo, un caleidoscopio irrefrenabile di situazioni e di avventure al limite del plausibile incastonate in uno scenario da fiaba. E' un film sull'arte del raccontare e sul gusto della memoria, dove come sempre i personaggi contano più della storia e la Storia vera, quella con la S maiuscola, viene lasciata sullo sfondo ( siamo pur sempre in Europa e negli anni '30 i totalitarismi sono già incombenti ) pur avendo un peso inequivocabile. Prima mezz'ora di livello altissimo e di gustoso divertimento, il finale è invece un pò sbrigativo.
Il cast richiama ancora una volta l'intera cricca del regista e sfodera uno spietato Willem Dafoe, un sorprendente debuttante come Tony Revolori ma soprattutto un Ralph Fiennes in forma smagliante, spiritoso come non pensavo potesse essere. Tornando ad Anderson, se non è la sua opera più bella è certamente la sua più matura, e dispiace che finisca in appena un'ora e mezza.
hghgg  04/11/2014 10:24:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un regista davvero divertentissimo, per lo stile, i colori, il ritmo che usa, magari un tantino stucchevole però di bei film ne ha fatti, questo di sicuro superiore al precedente. E poi uno che in una colonna sonora di un suo film ci mette "Fly" di Nick Drake e "Needle in the Hay"di Elliott Smith (padre e figlio prediletto di un certo tipo di songwriting e due mostri sacri ai massimi livelli possibili della storia della musica per me) è da stimare a prescindere e magari in fondo tanto allegro e colorato non è.
Goldust  05/11/2014 09:41:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che sia colorato non v'è dubbio, che non sia tanto allegro sono d'accordo con te, spesso nei suoi film malinconia e tristezza fanno capolino, e neanche tanto velatamente ( mi vengono in mente soprattutto i Tenembaum e Moonrise Kingdom, ma anche negli altri vi sono passaggi di questo genere ).
Diciamo che Anderson è più profondo e complesso di quanto si possa immaginare.
hghgg  27/11/2014 13:15:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già. "Moonrise Kingdom" non mi è piaciuto molto ma proprio ai Tenembaum mi riferivo, è lì che ci stanno Nick Drake e Elliott Smith nella soundtrack e, a parte la straordinaria bellezza delle canzoni che danno ulteriore lustro al film, se ci sono quei due qualcosa vorrà pur dire. E poi lì Anderson ha fatto il miracolo della sua carriera: ha fatto recitare bene (molto bene) Guinet Paltrov O_O
Goldust  19/12/2014 11:41:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa che io Gwineth Paltrow la adoro! Comunque è vero, sulla musica nulla dire, i film di Anderson da quel punto di vista sono ricercatissimi, mi sono rivisto ieri Le avventure acquatiche di Steve Zissou e mette in fila una sfilza di successi del primo Bowie che è una goduria assoluta!