amterme63 8 / 10 07/04/2014 22:06:09 » Rispondi Ottimo film, ben girato e interessante. Racconta il carattere, la vita interiore e privata di Yves Saint Laurent, il grande francese creatore di eleganza e classe femminile. Il film è diviso in due parti. Nella prima si illustrano le prime fasi dell'ascesa creativa di Saint Laurent fino al raggiungimento della fama e del successo. Nella seconda si illustrano i retroscena della sua vita, le sue debolezze, le sue vicissitudini. Solo nella prima parte si parla del mondo dell'alta moda, dell'ambiente, dei rapporti fra chi lavora negli atelier, delle sfilate. La seconda parte è la rappresentazione di un rapporto amoroso omosessuale, con i suoi alti e i suoi bassi, le sue estasi, le sue crisi. Alla fine il film risulta essere una celebrazione dell'amore, di quel sentimento che unisce la vita di due persone e permette ad esse di sbocciare, di realizzarsi, di equilibrarsi e di curarsi a vicenda. Il protagonista del film non è la moda, è l'amore. La storia è commentata dalla voce off di Pierre Bergé, il compagno di Yves Saint Laurent e in fondo tutta la storia è vista dal suo punto di vista. Lui era il razionalista, la terra ferma, lo stabilizzatore, Yves invece era il creativo, il folle, l'avventuroso, l'instabile, l'incontrollato. Insieme però si bilanciavano e alla fine non potevano fare a meno l'uno dell'altro (nonostante le reciproche scappatelle). In effetti i retroscena di Yves Saint Laurent sono stati decisamente anticonvenzionali. Il film non nasconde, anzi, si dedica soprattutto a ciò che in genere una persona non racconterebbe. Ci sono scene quasi esplicite; certo non si mostra, ma basta quello che viene suggerito ... Gli omofobi morbosi (cioè chi ha paura del rimosso) è meglio che evitino questo film. Insomma un bel film su due persone che si sono volute bene, una bella storia d'amore. Bello il finale, che fa capire bene cosa significhi l'assenza della persona amata.