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ZARDOZ regia di John Boorman

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frine     6½ / 10  12/06/2009 02:30:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Confesso che non mi è piaciuto, già dalla prima visione. A me sembra molto datato, con effetti speciali stordenti e perfino irritanti.
Ovviamente mi intrigavano i richiami classici. Tuttavia, mentre il dettato platonico è molto limpido, il film (non ho letto il libro da cui è tratto) si perde in complicazioni visuali suggestive ma secondo me inutili.
Per non parlare delle immortali con bolerini anni '70...e del look un po' ridicolo di Zed e dei suoi compagni, più simili a teppisti che a superuomini. L'interpretazione di Sean Connery non mi ha convinta, quella della Rampling men che meno (anzi la brava attrice sembra avere qui un ruolo meramente decorativo).
Insomma nel complesso mi sono annoiata, ma riconosco che, considerando il periodo in cui è stato realizzato, il film merita comunque di essere visto.
Un'osservazione marginale.
Sull'immortalità come fonte di apatia e insoddisfazione, e sull'invidia degli dèi nei confronti dei mortali, si era espresso magnificamente Pavese nei Dialoghi con Leucò, che sempre a mio parere non hanno ancora trovato una trasposizione cinematografica adeguata.
Ciumi  12/10/2009 08:10:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d’accordo, non è piaciuto neppure a me, affatto. Si prende troppo sul serio. Tratta tematiche decisamente astruse che ridicolizza con costumini imbarazzanti e atmosfere kitsch. Cioè, i richiami classicheggianti, con tanto di Olimpo fantascientifico e testolona-idolo volante, suonavano intriganti. E il primitivismo post-apocalittico idem. Ma la realizzazione è davvero urtante e per niente misurata. Molto meglio il Boorman di “Un tranquillo weekend di paura”.