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UN RAGIONEVOLE DUBBIO regia di Peter Howitt

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  12/12/2014 11:24:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il giovane e imbattibile procuratore distrettuale l'ha combinata grossa: reduce da una serata di baldoria tra colleghi investe un uomo. Versando in un palese stato di ebbrezza non concende soccorso al poveraccio, abbandonandolo morente in mezzo alla strada. Del fattaccio viene accusato un nero dal passato tragico, il senso di colpa del procuratore sarà tale da indurlo a cercare in qualche modo di scagionare l'uomo. Non sa però che l'imputato non è certo uno stinco di santo, ed i problemi infatti cominceranno a fioccare di brutto.
Improbabile, forzato, più volte assurdo: tutti aggettivi che si sposano benissimo a questo legal thriller dalle dinamiche già viste e dall'incedere sicuramente veloce (fin troppo, vista l'esigua durata di circa un'ora e venti minuti) ma irrispettoso dei più basilari aspetti logici. Troppe le coincidenze impossibili, mentre gli atteggiamenti dei protagonisti sono spesso assurdi.
Il regista Peter P. Croudins (nome d'arte di Peter Howitt, conosciuto soprattutto per "Sliding Doors") mette in scena un percorso di espiazione banalissimo, inficiato da una sceneggiatura più volte raffazzonata. Anche gli attori sembrano patire la scarsa omogeneità dell'operazione, e pure Samuel L. Jackson, uno che i ruoli da infame li regge alla grande, non riesce a dare concretezza al suo personaggio, tagliato con l'accetta come del resto tutti gli altri.
Dispiace: perchè le giustificazioni riguardanti l'omissione di soccorso -allacciate a carriera e famiglia- sono spunti di partenza meritevoli di approfondimenti ben diversi.