JohnRambo 4½ / 10 06/09/2016 10:29:39 » Rispondi Mi chiedo come sia possibile avere tra le mani la vita eccezionale di un eclettico come Niccolò Paganini, un vero violinista virtuoso, una serie di attori più che accettabili, e partorire un film così oltraggioso verso la memoria, inventando a più non posso (l'impresario/Mefistofele) e perdendosi pure per strada (appunto la storia dell'impresario, l' "amore" per la seducentissima protagonista, il rapporto col figlio). Paganini passa, come Farinelli in "Voce Regina", la maggior parte del tempo in preda a deliri dovuti all'alcol, la droga ed il gioco d'azzardo. Un film che non comunica nulla, non insegna nulla, non tratteggia nessuno dei personaggi (incluso il violinista) in modo dignitoso. La colonna sonora non è male, grazie al grande uomo di cui questo film non porta nemmeno il titolo.