caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SOTTO UNA BUONA STELLA regia di Carlo Verdone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Max_74     5½ / 10  17/05/2015 09:38:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arrivato alla ventiquattresima regia Verdone ci propone, puntualmente, in chiave talvolta ironica talvolta amara, lo specchio di un'Italia allo sbando tra crisi lavorativa, compromesso, superficialità, perdita di valori, precarietà giovanile. Tanti temi trattati ma ancora una volta mai messi veramente a fuoco, almeno secondo lo stile del grande regista romano degli ultimi 15-20 anni, salvo qualche parentesi.
Il film funziona a momenti, come la divertente (e dal sapore dei primi film) scena della riunione dei 'poeti' o gli equivoci tra i ragazzi e Verdone nella prima parte. Ma tolto questo e poco altro, il film naviga in una superficialità e prevedibilità diffusa (banalità non dei temi trattati, ma il modo in cui vengono affrontati) piena di stereotipi, dove anche la toccante scena dell'audizione del figlio si perde complice anche la canzoncina di Michele Bravi (Xfactor) che dà il titolo al film la quale, nella sua banalità, sembra quasi venire incontro proprio a quella superficialità che nel film si vuole denunciare. Chiude il cerchio un ritmo e fotografie da fiction televisiva della peggior specie, dove anche il personaggio della Cortellesi (completamente inesistente e sottoutilizzato in intere parti del film) non riesce ad emergere e ad essere credibile. L'imitazione della rumena poi potevano anche risparmiarcela, decisamente di cattivo gusto.
Molto meglio il penultimo 'Posti in piedi in paradiso'.