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ALL IS LOST - TUTTO E' PERDUTO regia di J.C. Chandor

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  18/02/2014 13:00:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chandor gli occhi posati su di sé li ha da almeno 2 anni, l'attesa trepidante di rivederlo all'opera è finita e la sensazione è che questa poteva essere l'ottima opera 1° di un autore, un film da Sundance, sperimentale, a tratti sposa fedelmente il decalogo del Dogma 95, nessun accompagnamento musicale solo l'uomo e la natura, la musica ce la mette il mare, questo sino alla breve parentesi del minuto 65 e all'apparente tragico finale. Comincia in media res, canovaccio spesso usato del partire da un momento topico della narrazione con una lettera o un messaggio (quest'anno un altro è stato '12 anni schiavo') per poi tornare repentinamente a raccontare dal principio, come in 'Margin Call' si distingue per il suo linguaggio universale, lì senza metafore o giri di parole c'è una sequenza celebre in cui spiega senza tecnicismi la miccia di una crisi all'orizzonte, qui optà per un film crudo, reale, senza stimolare alcuna elucubrazione mentale sullo spettatore, Redford deve rappresentare il massimo del controllo umano sul fatalismo che si accanisce contro di lui (che a tratti a forza di pigiare su questa sequela di eventi sfortunati sfiora il grottesco). Nessun appoggio mentale, una figura immaginaria tipo il coniglio di 'Harvey' o quell'incessante pensiero alla bambina della Bullock, citando Gravity la parabola umana della sopravvivenza è curiosamente simile, senza il formalismo di Cuaron, Chandor si pone nudo e crudo. L'andamento musicale a sottolineare alcuni presagi, tipo la tempesta ravvisata in anticipo, avrebbe potuto colmare quel vuoto atmosferico, torricelliano, in cui Chandor si spinge eroicamente nel suo intento di purezza, non disdegna alcune immagini poetiche un gioco di luci che gli riesce nel fotografare lo sciame di pesciolini ancorato sotto alla barca, chiudendo, l'intento è promosso mi è piaciuto più in cabina di regia stavolta che in scrittura quale invece si evidenziava illuminante in 'Margin Call' e rimango in attesa di una prova di maturità che potrebbe arrivare tra 2 anni con questo progetto in nuce 'A Most Violent Year' in cui sarà alle prese con la criminalità newyorkese degli anni '80.
corvo4791  07/03/2014 02:40:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  07/03/2014 15:25:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sinceramente confido in chi si appresta a leggere un commento di 18 righe, deduca che minato qua e là, ci sia la concreta possibilità di incappare in qualche spoiler. è tutta questione di scorrevolezza sia nella stesura che sopratutto nella lettura, se usassi le finestre degli spoiler dovrei frammentare il commento svariate volte e rendere macchinosi troppi passaggi a cui miro collocare sequenzialmente.
corvo4791  08/03/2014 18:19:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, non devi confidare in niente. La regola è che gli spoiler si mettono nella dicitura SPOILER, che esiste proprio per un motivo.
Guarda com'è scorrevole uguale così: "questo sino alla breve parentesi del minuto 65 e nel finale". Il senso è lo stesso e si è eliminato lo spoiler.