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ROBOCOP (2014) regia di José Padilha

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Hana T     10 / 10  07/02/2014 23:45:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SPOILER PRESENTI.
Ho letto varie recensioni in giro ma pare che non ci si renda conto dei grossi problemi finanziari che abbia dovuto affrontare la MGM, e quanto il film, nonostante questo, si dimostri coraggioso nella struttura.
Padilha conosce bene il primo Robocop, l'ha visto e ha cercato di crearne una versione complementare che riuscisse anche a comunicare in maniera efficace con il grande pubblico.
E' chiaro come questa produzione infatti sia indirizzata a dosare con una certa eleganza, elementi cari al pubblico medio odierno come le soggettive sulle sparatorie che ricordano i campioni di incasso del genere videoludico degli Sparatutto, e una scrittura incisiva dove bastano poche parole chiave o certe semplici sequenze per capire gli intrecci e proseguire con la trama. Interessante in questo senso il parallelismo tra il mondo colonizzato e povero e quello colonizzante e ricco dove da una parte vigono le urla, gli strepiti di una madre e moglie che deve lasciar e il marito e spaventata per le sorti del proprio figlio che rappresentano un archetipo tipo del legame umano e sentimentale più genuino e primordiale, e dall'altra l'emotività alquanto misurata di una società che ha semplificato il sentimento, fino a renderlo nettamente più asettico alla vista, rappresentato da un'altra donna piena di dolore, la Cornish. E acuita ancora di più ai piani alti anche al cuore, rappresentato da Norton, Sellars, il senatore Dreyfus e tutta la classe alta, assente fisicamente negli applausi o rappresentata tramite monitor digitali come il presidente Usa. Indicativo in questo senso anche come il "gradimento" del popolo di invasi sia rappresentato fisicamente da atti terroristici mentre quello degli invasori dagli indici di una torta statistica al pc.
In tutto ciò si può anche capire come l'operato del plasticoso e parzialissimo personaggio interpretato da S.L. Jackson possa avere la giusta presa al pubblico a cui parla.
Nello snodo da cui prende corpo sempre più l'azione, é interessante come il personaggio di Murphy contrariamente viaggi, non senza sorprese, rispetto alla staticità e controllo del mondo in cui vive e dei personaggi che lo abitano, dal sogno di una dolce realtà a cui é stato drammaticamente strappato, collegandovisi elegantemente, passando per un simulatore mentale, poi mentale e fisico, fino alla totale comprensione dei propri mezzi.
Il personaggio vive in un mondo ricco dove é la semplicità scientifico/matematica, la "misura" a fare la differenza anche nei sentimenti, che grazie all'introduzione della pellicola permette nella logica veloce e coerente con cui la sceneggiatura procede, di non avvertire sbavature, a parte qualche caso e di capire a pieno la particolare profondità corrotta di quel contesto. Basta abassare la dopamina per ottenere, insomma, un risultato funzionante e realistico per il lancio del cyborg. Dopotutto Murphy é figlio del suo alquanto asettico, corrotto, semplice e misurato tempo.
Le chicche per i fan del robot, come me, passano dallo scardinamento della figura del personaggio di Lewis e della figura intoccabile del poliziotto donna e del capo della polizia, che portano a una serie di gradevoli colpi di scena, anche grazie a un abile depistaggio che presenta alcuni personaggi cattivi di riferimento che hanno un look riconoscibile da "cattivo" che svia l'attenzione.
Le noti dolenti, invece sono come già detto prima, qualche raffazzonamento di sceneggiatura come la questione del chip inibitore il fatto che la morale della pellicola si perda un po' perché ci si concentra troppo, probabilmente, sulle vicende private e umane del protagonista. L'azione invece é carina, sfoderando qualche chicca come l'ultima pallottola in testa al cyborg nel buio di una buona sequenza in interni, accompagnata da una lucina che potrebbe spegnersi nell'oblio, classicamente, ma che vede il poliziotto rialzarsi e rispondere soprendentemente al fuoco nemico.
Il voto é 7 ma metto dieci per riportare la media su, visto che ritengo il 4 impietoso e poco rispettoso per il lavoro che é stato fatto sul personaggio e la pellicola.
Andate a vederlo!