stefano76 9 / 10 07/11/2006 22:08:51 » Rispondi Esordio incredibile di Kitano. Un film che mette in scena la violenza con una naturalezza e allo stesso tempo una crudezza che raramente si riscontrano in film occidentali. Facendolo, oltretutto, in modo mai gratuito. Il protagonista, la cui vuotezza e disillusione sono interpretate egregiamente dallo stesso Kitano, incarna un ideale di violenza quasi distratta e di routine quotidiana, che finisce, però, con lo sfuggirgli di mano: il film rappresenta bene l'involuzione del protagonista che, nei panni di un commissario, si imbatte, con i suoi modi violenti, nel killer di un mafioso che gli ha ucciso l'amico corrotto, finendo col trascinare se stesso verso un precipizio autodistruttivo. Cinismo, amarezza, sprazzi di violenza sparsi per tutto il film che esplodono negli ultimi, bellissimi dieci minuti, come coltellate vaganti che sibilano e che culminano in un massacro di scorsesiana memoria: momenti di grande cinema.
Kitano, ex comico, si trasforma in un regista e in un anti-eroe per eccellenza: una pellicola già matura, ben girata e ben sceneggiata, quasi un inno all'epica del perdente e all'ineluttabilità degli eventi che portano al disastro e alla morte. Da vedere.
Tony Montana 16/11/2006 14:01:43 » Rispondi Beh...penso ke scorsese abbia preso spunto dal cinema orientale.