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SAVING MR. BANKS regia di John Lee Hancock

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adrmb     7 / 10  31/12/2019 14:00:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Resoconto della serata in cui la Rai l'ha trasmesso: per vedersi i suoi telefilm scrausi mio padre ieri mi ha praticamente bandito dal soggiorno, quindi ho ripiegato sulla ri-ri-ri-rivisione di questo filmetto, grazioso e lontano anni luce dalle schifezze che il reparto live-action Disney sta producendo ultimamente.

Oh, è sempre un film prodotto dalla Disney, quindi naturalmente tende verso un tono sentimentale/smielato nel rapporto Disney/Travers (soprattutto nelle scene inventate come la giornata trascorsa a Disneyland o il dialogo a Londra) e un finale del tutto consolatorio, però il ritratto dell'autrice viene complessivamente fuori bene, anche grazie alla meravigliosa Emma Thompson: una donna rigorosa, gelosa delle proprie creature, ferrea nel far valere le sue idee (poi puntualmente ignorate). Oh, nel conflitto con la produzione massimo sostegno per lei, se l'estetica Disney le faceva proprio schifo faceva bene a opporsi e cercare il più possibile di creare un film nelle sue corde. Che poi per quanto mi riguarda come "cura" nell'adattare fiabe per me la Disney è sempre stata abbastanza altalenante, benissimo Biancaneve e Alice, mentre la Sirenetta a me fa venire l'orticaria, quindi insomma era tutto da vedere.

Comunque il film secondo me dà il suo meglio nelle scene del backstage della realizzazione di Mary Poppins: é semplicemente interessantissimo vedere come strutturavano la produzione, tra controllo della sceneggiatura, schizzi, storyboard e ideazione della colonna sonora. Ció che funziona meno sono i flashback della Travers bambina, un po' troppo stucchevoli e francamente noiosi: l'unica cosa effettivamente intrigante era la figura della zia che ha fatto da "calco" per il personaggio di Mary Poppins (interpretata da Rachel Griffiths che dopo la partecipazione a 'Six Feet Under' si beccherà sempre gli occhi a cuoricino da parte mia) che però non ha lo spazio che nel film avrebbe meritato, vabbé pazienza.

Un buon film in definitiva, che avrei forse apprezzato di più se si fosse deciso di asciugare la parte psicologica della donna e ci si fosse focalizzati per quasi tutta la durata sul backstage della produzione.