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DEXTER - STAGIONE 1 regia di John Dahl, Steve Shill, Keith Gordon, Marcos Siega, Ernest R. Dickerson, Romeo Tirone, Michael Cuesta, Tony Goldwyn, altri

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hghgg     7½ / 10  23/11/2014 12:51:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prima stagione di "Dexter" da me non amata ma indubbiamente molto apprezzata. L'idea di base è da voto massimo questo lo metto subito in chiaro: una serie avente come protagonista un serial killer specializzato in... altri serial killer o assassini vari. Quella del protagonista assassino di altri assassini è già di per se un'idea eccellente (ripresa dalle figure dei giustizieri ma con implicazioni psicologiche più complesse, la figura di Dexter è esattamente quella di un serial killer sociopatico, freddo, e all'interno assolutamente fuori di testa) se poi ci aggiungiamo il fatto che la sua "vocazione" è stata scoperta e pilotata nella suddetta direzione dal padre adottivo e poliziotto (che gli ha insegnato pure come coprire le tracce, come non farsi scoprire, fingere emozioni ecc...) e che Dexter come copertura lavora alla sezione omicidi della polizia di Miami come esperto del sangue alla scientifica (sangue che è la parte centrale della sua vita, la sua ossessione, è sempre il tipo che tiene trofei di sangue in vetrini delle sue vittime) capite che le premesse di base sono incredibilmente ottime.

Per puri gusti personali però non mi ha catturato pienamente quanto speravo se non nelle ultime 3 puntate davvero splendide; prima però ha fatto davvero fatica ad ingranare, un po' una trama e uno sviluppo narrativo che faticava a convincermi e catturarmi in pieno (nonostante il bel dualismo tra il nostro killer protagonista e il "nemico" di turno che qui è il "killer del camion-frigo" che ha sempre offerto ottimi momenti anche nelle prime 9 puntate) pur essendo ben gestito e ben scritto dagli sceneggiatori con qualche perdonabile forzatura ma con una scrittura solida e una buona caratterizzazione dei personaggi, un ritmo non esaltante ma incapace di annoiare (il ritmo, a volte la trama un po' si invece) e una narrazione con tensione e qualità in costante crescendo. Resta nel complesso un validissimo prodotto televisivo, una bella prima stagione che fa da preludio ad una seconda per me decisamente superiore.

Il personaggio di Dexter è caratterizzato divinamente in tutte le sue sfumature e caratteristiche, dalla facciata "normale" e un po' guascona al suo vero volto di psicotico serial-killer/giustiziere (anche se in realtà lo fa per placare i suoi istinti e non per far favori a nessuno, almeno non ora, non all'inizio), ottimamente scritta anche l'evoluzione dei vari rapporti che Dexter ha con gli altri personaggi: il "fantasma" del padre adottivo onnipresente nei flashback, la sorellastra Debra, anche lei in polizia, i colleghi (tra cui spicca un già sospettoso Doakes, ah buon vecchio Doakes), la ragazza con cui ha iniziato una relazione, tutti elementi della sua facciata di normalità. Un personaggio complesso, in costante evoluzione, sfaccettato e mai banale che rappresenta certamente il lato migliore della serie, grazie anche all'interpretazione di Michael C.Hall che ha davvero fatto suo questo carattere, entrando meravigliosamente nel personaggio. Lui è bravissimo, però bisogna da dire che ha una faccia da càzzo da guinnes world record il che per altro aiuta pure in certi momenti della serie :)

L'altro idolo è "Rudy" ossia il Killer del camion frigo, ossia... Ossia basta altrimenti che gusto c'è se dico tutto ? Grande personaggio, indimenticabile e carismatico che esplode letteralmente nelle ultime 3 puntate rese davvero splendide dal suo duello con Dexter, i due personaggi (e attori) sono al meglio e danno davvero a questa stagione quel qualcosa in più di cui necessitava.

Insomma, un po' farraginosa per me all'inizio, se pur buona, ma in grandissima ripresa nel finale con tre puntate eccellenti (e il finale dell'ultima puntata ? Ne vogliamo parlare ? Geniale) che rendono il giudizio complessivo assolutamente positivo e restano tra le vette della serie, così come "Rudy" resta uno dei migliori villain della serie anzi il migliore se non fosse per (ti voglio bene) Trinity Killer nella quarta stagione che gli ha tolto il titolo.

Buoni tutti gli altri personaggi (Doakes in primis) però questa prima stagione mi è servita più che altro per entrarci in sintonia visto che la caratterizzazione in questo caso non è stata, a mio avviso, tanto eccellente da permettermi di considerare quei personaggi "memorabili" fin da subito (alcuni, tipo Masuka, mi chiedo tutt'ora a cosa servono e non dite "elemento comico" perché non fa ridere).

Ho già tessuto le lodi di C.Hall ottimo attore televisivo, è stato un piacere immenso ritrovarlo qui dopo i fasti di "Six Feet Under" quella si una serie CAPOLAVORO, immensa dalla prima all'ultima puntata dove C.Hall ci ha regalato le sue interpretazioni migliori, ancor di più che in "Dexter" per quanto mi riguarda. Rivederlo comunque è stata cosa buona e giusta, sempre tanto rispetto per gli attori di "Six Feet Under".

Anche Jennifer Carpenter ha offerto qui una prova convincente anche se oh, che vi devo dire, Debra Morgan a me sta un po' sulle palle o meglio, è un personaggio che non riesce mai a convincermi del tutto, è ripetitivo, incastrato nelle solite situazioni, un po' banale; errata corrige: non mi sta sulle palle però non mi prende troppo, sebbene nel finale di questa stagione regali grandi cose (un po' tragi-comiche per il suo personaggio, ma molto ben scritte e indubbiamente ottime). Sul fatto però che la Carpenter abbia fatto suo il personaggio e lo abbia molto ben tratteggiato ed interpretato non c'è alcun dubbio; non è 'sta grande attrice ma ha fatto bene il suo lavoro.

E così anche gli altri attori, nessuno particolarmente bravo, tutti in parte e capaci di interpretare dignitosamente i loro personaggi, il loro lavoro si fa apprezzare senza tanti patemi.

Una cosa che non ho adorato è l'ambientazione a Miami ma questo è un gusto personalissimo che poco ha a che fare con la validità del prodotto anche perché Miami è ben tratteggiata e fotografata.

Regia e fotografia a livelli televisivi (grazie al càzzo, sono pochissime le serie che vanno davvero oltre, in questo) ma indubbiamente curate e di qualità, bene così.

Un'altra cosa che non mi ha quadrato più di tanto è che (càzzo) non tutti i membri del cast possono vantare un passato televisivo luminoso come quello di C.Hall in SIX FEET UNDER, ecco; qualcuno anzi il passato ce l'ha veramente di mèrda ergo... Rivedere Julie Benz non è stato affatto un piacere, m'è preso un colpo alla prima puntata, m'èra presa proprio male, non aiutato dal fatto che fosse entrata in scena dopo che per 20 minuti c'avevano presentato il protagonista parlando del suo lavoro col sangue, la sua ossessione per il sangue, i suoi trofei di sangue e del fatto che fosse rimasto sconvolto nel trovare cadaveri COMPLETAMENTE DISSANGUATI! Poi si mette a parlare della sua ragazza e arriva lei. Gli dei dell'Olimpo hanno indietreggiato di fronte alla mia IRA e ad Ade gli si sono spenti i capelli. Praticamente si sono incontrati, con i personaggi di Dexter e Rita, i due poli opposti della serialità televisiva, il livello massimo possibile (Six Feet Under) e quello più strònzo possibile (non faccio nomi per pietà divina). Giustamente in una serie che non è ne un capolavoro ne una mèrda. Certo visti certi dialoghi è ovvio che gli sceneggiatori e quelli del casting c'hanno un'ironia molto sviluppata oppure ce l'hanno con me eh certi dialoghi non mi hanno aiutato: ce n'è uno in cui addirittura Dexter dice a Rita che il sangue è la sua vita!!!! C'aggiungeva un "Signor Renfield" e potevo direttamente buttare il pc nel Grand Canyon perché dai, no... E sebbene il discorso sul cast che ho fatto prima conti anche per lei (il che è una sorpresa mica da poco) la Benz mi ha comunque infestato la serie con la sua presenza c'è poco da fare (sempre colpa di dialoghi e situazioni che mavaffàn****, pure se quasi sempre lei non c'entrava :D), quattro stagioni, quattro stagioni ho dovuto attendere... Ah e qui nell'episodio di Halloween per colpa sua mi sono càgato addosso perché càzzo Halloween, poteva succedere di tutto... Fortuna che gli sceneggiatori non han fatto i bastàrdi.

Comunque a parte la Benz e l'ambientazione a Miami la visione è scivolata via abbastanza facilmente con picchi di grande tensione e qualità nelle ultime tre puntate.

Un grande personaggio principale e un ottimo attore ad interpretarlo, un buon cast di contorno, ben scritta, ottime idee, sequenze memorabili e buona regia.

Una serie di qualità, che crescerà molto a mio avviso con la seconda stagione, pur rimanendo nel complesso molto altalenante e quindi non una delle mie serie preferite, non una di quelle per cui utilizzerei l'appellativo di "capolavoro".