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THE WIRE - STAGIONE 4 regia di Joe Chappelle, Ernest R. Dickerson, Clark Johnson, Ed Bianchi, Steve Shill, Daniel Attias, Timothy Van Patten, Agnieszka Holland, Brad Anderson, altri

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Terry Malloy     10 / 10  05/03/2014 23:23:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un brusco e spietato tuffo nel degrado, come neanche The Wire ci aveva abituato. Il cuore di tutto è la scuola, e intrecciata a essa c'è la politica. Simon ci mostra come tutto sia legato da un terribile rapporto di causa-effetto, un mostruoso meccanismo impeccabile che porta deterministicamente agli effetti disastrosi che la politica sarebbe avocata a risolvere. Si nota come le idee più alte della civilità siano solo la beffa di un idealista ("Inchinati ai Greci, perché hanno inventato la civilità" dice McNulty, e Bunk risponde "Ah sì? Fanc.ulo anche a quella!"), oppure è il dolore di chi può rendersi conto di chi c'è dietro a questa tremenda condizione di prostrazione collettiva. Purtroppo, Simon ha tenuto il suo personale "Inferno" dantesco alla fine, una ascesa spirituale non è possibile, nella nostra immanenza. C'è un mondo di dolore che si sprigiona dalle vite di questi ragazzi e si allarga fino a toccare l'abisso psichico che contraddistingue Marlo e i due famigerati e mefistofelici gangster, Chris e Snoop, due personaggi che fanno impallidire qualsiasi villain a loro precedente. Ci ricordiamo di Avon, tramite la palestra di Cutty, come ci ricordiamo di Wee-Bey, tramite Nemond. C'è ancora una luce, che si spegnerà del tutto nella quinta stagione. E ormai la puzza di morto, di macabro, di animali in trappola, di politica andata a male non ci lascia tregua.

"If animal trapped call 410-844-6286." - Baltimore, traditional