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BREAKING BAD - REAZIONI COLLATERALI - STAGIONE 5 regia di Michelle MacLaren, Adam Bernstein, Vince Gilligan, Colin Bucksey, Bryan Cranston, altri

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Arkantos     7½ / 10  07/08/2018 00:25:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tirando le somme generali della serie che possono aiutare qualcuno a decidere di vederla o meno (dopotutto, non si perdono solo un paio d'ore), che si conclude qua, o almeno dovrebbe essere così, dico che:
1 = È una serie estremamente sopravalutata, non fatevi caricare troppo dalle aspettative altrimenti la tentazione di mollarla vi pervaderà.
2 = Armatevi di santa pazienza perché la serie ci impiega molto tempo a tirare fuori le carte: non a caso la prima stagione è stata indigesta, stesso vale per la terza che allunga fin troppo il brodo.
3 = Senza dubbio è una serie che si avvicina molto al cinema, ma dal punto di vista tecnico e nella recitazione, di sicuro non nella sceneggiatura (chi dice che abbia la miglior sceneggiatura della storia è un barbagianni) piuttosto ripiena di forzature o scene inutili.
4 = Nonostante le apparenze, non aspettatevi una sceneggiatura realistica, altrimenti le varie tamarrate vi risulteranno indigeste.
5 = A differenza di quel che leggo in ogni dove, Breaking Bad NON HA INVENTATO NULLA, non aspettatevi originalità a tutti i costi se non nell'idea, ha semplicemente usato dei noti espedienti narrativo-tecnici, poi che essi siano applicati meglio o peggio questo è un altro paio di maniche. L'unica vero merito che gli si può dare è che, assieme a Game of Thrones, abbia fatto esondare la serialità.
6 = Tirando le somme, se siete arrivati fino a qua, queste ultime puntate non saranno un problema e vi sapranno coinvolgere.
7 = Come gran parte delle serie tv, guardatelo in lingua originale perchè l'adattamento italiano è penoso.

Detto ciò, passo al commento di quest'ultimo pacco di puntate.

ATTENZIONE SPOILER!!!
Sinceramente, io considero il finale della 4° stagione perfetto per concludere la serie perché chiude tutto l'arco narrativo mantenendo comunque quell'alone di mistero tale da far venire allo spettatore alcune domande come "avranno vinto o è solo una tregua temporanea?", però questa 5° stagione, fortunatamente, riesce più o meno a mantenere lo standard della precedente. Ovviamente, come ho detto prima, non è che io stia a riguardarmi l'intera serie se sono conscio di esserne coinvolto veramente solo nelle ultime due stagioni più qualche momento sparso, sto solo dicendo che questo "capitolo" (giusto per usare una parola diversa), ben lungi dall'essere un capolavoro, rimane oggettivamente valido.

A livello tecnico-recitativo qua si raggiunge lo zenit, tant'è che per una buona volta non ho affatto riso dinanzi ai colpi di acidità del ciclo mestruale con le gambe (che poi, a differenza di quel che leggo, il problema non è l'attrice, semmai la caratterizzazione del personaggio che pare scritta da un misogino che ha subito un divorzio, stesso vale per Marie) e mi ha fatto veramente rendere conto della bestialità di Walt, un personaggio a cui è facilissimo per lo spettatore pendere dalle sue labbra e accettare tutto ciò che afferma STOMP, quest'ultima stagione da letteralmente uno schiaffo a coloro che hanno accettato le sue azioni come me, così catturato dal suo ego e dalla sua doppia-vita che ormai non me ne rendevo conto delle sue malvagità, addirittura mi saliva lo schifo quando disse la verità a Jesse riguardo la ragazza dark della seconda stagione oppure la falsa testimonianza video contro Hank, e a mio modesto parere tutta la parentesi che va da "Hank che sgama Walt" a "Walt che si fa una nuova identità" è il momento migliore di tutta la serie, molto intenso e tremendamente reale nelle reazioni dei personaggi con delle interpretazioni magistrali; ovviamente ci si dispiacerà anche per le morti di Mike e Hank.

Ahimè, però, quest'ultimo atto appare alle volte fin troppo frettoloso nell'arrivare al finale, specialmente quando Hank scopre il libro con la dedica di Gale a Walt, una forzatura terribile, specie considerando la meticolosità di quest'ultimo nel nascondere le prove; oppure, altro problema, minore ma comunque fastidioso, è Jesse: lo ammetto, Jesse mi è sempre stato sui cogli.oni fin dalla prima stagione, ma qua, ussignur, se non viene voglia di darlo a sberle non si è umani, tant'è che quando gli accadono le disgrazie non penso "oh poverino", semmai "tomoh, te lo meriti!"; lasciando stare le prime puntate dove assume a casaccio una genialità al pari di Arsenio Lupin usando un magnete per togliere le prove di Gus e la rapina del treno dove ha pensato di scambiare la metilammina con l'acqua, poi ritorna ancora più stupido di prima gettando per strada soldi oppure fuggire dalla cella senza rendersi conto delle telecamere, ma anche la nuova gang di criminali non è che sia sto granchè, troppo macchiettistici, nonostante Lydia sia un personaggio interessante.

Quindi sì, assieme alla stagione precedente, riassume tutte le potenzialità di una serie dalle idee brillanti, ma devo anche ammettere che, come è stata strutturata la qualità nei vari atti, lo stesso Breaking Bad rappresenta la morte della serialità, un modo di narrazione ahimè sottovalutato sia dai critici, che la considerano totalmente incompatibile col cinema, che dagli stessi produttori che non ci credono fino in fondo; la storia della serialità è piuttosto interessante, sia perché inventò espedienti tutt'oggi usati anche nei film come il celebre cliffhanger (vedi The Adventures of Kathlyn) sia nella loro evoluzione, a prescindere che si parli di anime, miniserie o le classiche serie "lunghe" come questa e, nella mia breve esperienza, ho compreso che per me una serie "capolavoro" non è solo colei che ha le puntate ben fatte, non è solo una che tenta lo spettatore di guardare più puntate di seguito, ma è, soprattutto, quella che a ogni episodio, o comunque gran parte, mi faccia esclamare "wow, sta puntata è un capolavoro!", ed è proprio ciò che mi scoraggia dal dare votoni alla serie, non mi puoi concentrare tutto alla fine, o almeno, io la considero una scelta sia particolarmente intelligente perché ci si fidelizza il pubblico per poi sconvolgerlo e al tempo stesso molto, troppo pigra; almeno Death Note, altra serie sopravalutata spesso paragonata con la creatura di Gilligan, ha il merito di partire fin da subito con puntate cariche di tensione e idee originali costantemente sfruttate, cose che sta serie non fa, con le stagioni "critiche" che deragliano continuamente dalla storia principale aggiungendo sotto-storie poco importanti ai fini della trama (come le prime 4 puntate della 3° stagione), sviluppi a singhiozzo o mero fanservice (aka "Skyler inca.cchiata") che non hanno fatto altro che fiaccare la serie e a dargli sto saliscendi fastidioso, e tutto sto ambaradan non ha neanche aiutato ad approfondire i personaggi. Quindi sì, io odio lo sviluppo "a ottovolante" perché impigrisce le idee e mi scoraggia dal riguardarla per intero.
Comunque, ho anche guardato il video di Yotobi sulla serie per comprendere il perchè del suo successo e pare che sia proprio la lentezza ad averla resa così amata, permettendo di percepire maggiormente le emozioni, pure in quella scena dove Walt era indeciso se uccidere o meno Crazy 8, roba che mi pare sia durata 1-2 puntate, che a me ha rotto le palle a causa della perenne indecisione, invece ai fan è piaciuta a manetta proprio per la sua perenne indecisione dato che non voleva sporcarsi le mani di sangue, peccato che io sia spesso apatico e riesca a provare molto raramente emozioni con la visione di film e serie, non permettendomi di scorgere le sfumature. Non prendete i miei voti sulla serie in malafede, anche se ne ho parlato in modo colorito (licenza d'autore), probabilmente ho preso la serie tv sbagliata oppure è proprio questa "impostazione moderna" a limitare le mie capacità d'analisi.

Concludendo, la serie in sé non va oltre il 6,5 per le ragioni elencate: so di essere stretto coi voti, ormai ci ho fatto l'abitudine nell'avere voti abbondanti coi film e miseri con le serie, ma se la sceneggiatura mi ha fatto sbroccare più volte e la tentazione di riguardarla è praticamente pari a zero, penso che sia il voto più onesto e "gentile"; ovviamente il 7,5 è riferito all'ultima stagione.