hghgg 9 / 10 02/02/2014 12:12:31 » Rispondi Altra stagione capolavoro dopo la terza. Si profila lo scontro finale tra Heisenberg e Fring e qui il crescendo finale che porta alla conclusione straordinaria della stagione è probabilmente per me il momento migliore dell'intera serie, un filotto di almeno 5 puntate di seguito di qualità incredibile, scrittura solida e avvenimenti che si susseguono senza sosta, spietati (come ormai è Walter-Heisenberg) senza lasciarti un attimo di respiro, sceneggiatura eccellente, ritmo al fulmicotone e adrenalina a mille senza tralasciare nulla, anzi, della profondità dei personaggi, la coerenza nelle azioni e nella struttura, l'eccellenza dei dialoghi e ovviamente la grandezza delle interpretazioni, con un Bryan Cranston meraviglioso e un Giancarlo Esposito perfetto (più gli altri, Aaron Paul, Odenkirk-Saul Goodman, lo splendido Mike di Jonathan Banks...). Davvero il crescendo finale di questa stagione, al pari di quello della terza e più di quello della quinta e ultima, non può farti scollare gli occhi dallo schermo. Anche la prima parte della stagione è ottima e non ha sbavature anzi tiene il ritmo a velocità sostenuta per poi dare l'accelerata definitiva nella seconda metà di stagione e allora son dolori (e gioie, per lo spettatore). Tantissimi i momenti memorabili, l'uscita di scena di
è l'apice del lato tamarro ed esagerato di Breaking Bad, la crudeltà e la spietatezza di Walter diventerà ben chiara nel finale senza tralasciare anche i vari dubbi e le varie paure del personaggio che svaniranno però, al momento finale. "Ho vinto io". Grandissima fotografia e regia splendida se non in alcuni momenti di eccessiva auto-indulgenza tecnica un po' fini a se stessi. Ma nel complesso siamo davvero su alti livelli. Capolavoro, dopo una stagione così (anzi, due stagioni così), era difficile chiudere sugli stessi livelli, Gilligan c'è (quasi) riuscito.
La strage dei membri del Cartello da parte di Fring è un momento di grandissima televisione, così come la crisi isterica di Walter in procinto di imminente sconfitta, e quindi morte, e il fulmineo, istantaneo, cambio di rotta, con rivalsa e vittoria.
Gran momento di regia e sceneggiatura ad alto livello.