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BREAKING BAD - REAZIONI COLLATERALI - STAGIONE 1 regia di Michelle MacLaren, Adam Bernstein, Vince Gilligan, Colin Bucksey, Bryan Cranston, altri

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Arkantos     5 / 10  07/08/2018 00:24:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
[Dopo la visione della prima stagione]

"Aaah, che delusione!... Alla fine avevo ragione, sei noiosa, adesso muori." (Cit. Ofelia, Claymore)
Quanto potenziale sprecato… Ma prima di iniziare dovrò fare delle premesse: essendo partito con le miniserie, dove per ovvi motivi la storia inizia e conclude nella medesima stagione, io mi sono assimilato la loro gestione degli avvenimenti, più compatta, infatti ho faticato non poco per abituarmi al ritmo di Breaking Bad non solo per la mia inesperienza con prodotti che dipanano una singola storia per più stagioni, ma anche per motivi che approfondirò più avanti. Ci saranno i voti anche delle altre 4 stagioni successive, ci vuole ben più di una manciata di filler a fermarmi! Solo Wowowiwowa può bloccarmi, lui e i suoi meme!

ATTENZIONE SPOILER!!!

Innanzitutto, partiamo dai pregi della serie: l'idea è non solo molto intrigante, ma anche originale; insomma, spacciare meth per dare un aiuto economico alla famiglia? Chi non si gaserebbe con una simile premessa che mette in discussione il limite tra il bene e il male?! Oltre a ciò, aggiungeteci un buon cast, dove spicca in particolar modo Bryan Cranston, che ho conosciuto grazie alla magnifica miniserie "Dalla Terra alla Luna" (quella sì che è un capolavoro!), con un'interpretazione a dir poco eccellente. Purtroppo, almeno su questa prima stagione, ci sono problemi che affliggono non poco queste sette puntate.
Primo fra tutti, è troppo "Walt-centrico"… O "Heisenberg-centrico": il carisma del protagonista, un professore di chimica piuttosto timido che vuole aiutare la sua famiglia pure commettendo azioni illegali, è di un vivido tale da offuscare tutti gli altri che, tralasciando Jesse Pinkman a cui è dedicato il quarto episodio, non sono neanche così tanto approfonditi; non a caso quando la serie si allontana dalle vicende di Heisenberg perde molto velocemente il mio interesse, manca un secondo personaggio carismatico come lui.
Altro problema è la sceneggiatura che presenta situazioni fin troppo forzate o surreali (come nel quinto episodio dove il tizio in libertà vigilata pretende la meth da Jesse "roteandolo") che cozzano con la narrazione compassata e analitica. Ma c'è un problema ancora più grande di quelli appena elencati: la sua incostanza.
Infatti, nonostante le puntate 1-6 molto belle e 4-7 decenti, ci sono quei dannatissimi episodi 2-3-5 difficilissimi da digerire non solo per le appena citate forzature, ma anche, soprattutto, per la gestione della storia "a singhiozzo", dove per la prima mezz'ora non succede quasi nulla, compattando gli avvenimenti negli ultimi 15 minuti forzando il cliffhanger, una cosa del tipo "bravo, visto che hai resistito, ti do la caramella", facendomi sbroccare più volte perché potevano tranquillamente tagliare o accorciare varie lungaggini dovute più alla "pigrizia" che a un effettivo ritmo lento.

Guarda, magari le stagioni successive saranno pure migliori, ma questo "assaggino", che dimostra le sue potenzialità solo nella puntata pilota e nell'ultimo paio, è piuttosto fiacco, a mio modesto parere non è neanche sufficiente.