Horrorfan1 6 / 10 29/01/2014 13:09:25 » Rispondi Gli do 6 come esperimento, avendo dato 7 a "Oltre il guado" che è invece un "Signor Film".
Qualche errore a mio avviso (la telecamera traballante dell'orco in soggettiva dà parecchio fastidio); qualche disattenzione (il paesaggio della Lessinia, identico, con le stesse precise costruzioni sullo sfondo, nel 1930 e nel 2008); qualche forzatura (che indicherò nello spoiler), ma, tutto sommato, anche per via delle suggestive ambientazioni, merita la piena sufficienza.
Se ho ben capito il papà va con la giovane compagna (?? 20 anni meno di lui!?) e i due figli a fare una gita in campagna, in una stagione che non è assolutamente invitante, e con i tre ragazzi che non ne hanno assolutamente voglia... Poteva portarli al circo o a fare shopping in Verona! Boh...
Il contadino rude andava a mio avviso reso un po' più "rude" sporcandogli almeno il viso e i vestiti... Invece è pulitino, ben curato, ben vestito: solo un po' testa di kakkio!
Comunque il papà porta sti tre poveri ragazzi, contro la loro volontà, in un posto che evidentemente neanche lui conosce bene, dove c'è un proprietario scorbutico ed entra in una proprietà privata infischiandosene dei cortesi (?) consigli del proprietario...
Scena dell'Orco (che è vestito di stracci come il secondo dei protagonisti di Timecrimes!) dietro alla ragazzina: per via dell'apparecchio ai denti della ragazza, per un attimo mi sono sentito come Fantozzi quando non sa se dare il bacio alla figlia Mariangela o alla scimmietta... Chi dei due è l'orco??
A parte le battute, la ragazzina viene portata in grotta, e l'altra (l'amante del papà?) viene trafitta da un precisissimo e potente colpo di giavellotto (un ramo di pino!).
Quindi il padre sta fermo in grotta fino a che l'orco spezza il collo alla figlia, mentre il figlio (che poi si scoprirà parteggiare per l'orco) lascia che il padre venga ucciso e si allontana addirittura dalla grotta.
Quindi il contadino uccide l'orco (perché non l'aveva fatto tempo prima si capisce poco!), il bambino uccide il contadino (sollevando più volte come fosse una piuma un pietrone di cartapesta grande 60cmX60cmx40cm) e poi ulula come fosse diventato lui stesso un orco.
Belle le musiche, pessima la recitazione iniziale del pastore disperato per le sue pecore, belli i paesaggi... ma, siamo obiettivi, trama e sceneggiatura tengono meno del mio colapasta rotto!
Freddy Krueger 31/01/2014 23:28:01 » Rispondi Il finale l'ho rivisto un paio di volte, cercando di ipotizzare perché diavolo il ragazzo si comportasse cosi... =)
Horrorfan1 01/02/2014 09:08:08 » Rispondi Provo a dare una mia lettura del film, che qualcosa vorrà pur dire... :-)
Il regista vuole farci capire che il bambino è appassionato di orchi: infatti il moccioso gira sempre con un libro sugli orchi in mano. Sotto sotto lui preferisce forse gli orchi agli umani, e forse ce l'ha anche un po' su col padre (magari per via del divorzio, o magari perché il padre lo porta sempre a fare camminate noiose, mentre lui vorrebbe andare al circo). Il bambino ha uno sprazzo di vivacità solo quando sente la parola "orco" pronunciata dal figlio del contadino: e allora, però (io mi dico), dovrebbe essere grato verso il padre, che porta tutti nella tana dell'orco e fa separare tutti i partecipanti alla gita ("Separiamoci!": tema tipico di quasi tutti gli horror), in modo da consentire una buona strage da parte dell'orco!
Gran finale. Dopo che tutti si sono separati e sono stati massacrati per benino, nella lotta (?) finale fra padre e orco, il ragazzo, che ormai sappiamo essere grande appassionato di orchi, si accorge di preferire addirittura l'orco al padre, ma non avendo abbastanza coraggio, almeno inizialmente, preferisce non aiutare l'ORCO a far fuori il PADRE (proprio così!!) e si allontana dalla grotta.
Ma il bambino perde ogni senno (se mai ne ha avuto) quando il bifolco spara al suo mitico orco: colto da un impeto di rabbia, spacca la testa al contadino con un masso da 200 kg e, disperato, si accascia sull'orco, sperando che questi sia ancora in vita.
L'orco sta morendo, ma passa il suo talismano, che aveva posseduto sin da quando era orchetto, al ragazzo: ed ecco che la passione del ragazzo per l'orcheria, a questo punto (dopo il passaggio del simbolico testimone), si trasforma quasi in follia, e il ragazzo, finalmente, dopo aver ripudiato definitivamente il mondo degli umani, si sente orco a tutti gli effetti.
E il regista, con una mirabile sovrapposizione di immagini, ci fa proprio vedere (se non l'avessimo ancora capito) che il ragazzo è come se si fosse davvero trasformato in simil-orco!
Allo spettatore, a questo punto, non resta che una bella orchite...